La ricerca è finalizzata all’analisi degli effetti dei ritardi della giustizia civile sul sistema economico e in particolare sulle imprese. La ricerca prevede:

1. l’applicazione di un modello di survival analisys. Con questo modello, impiegato nell’analisi di dati in serie storica, si propone di analizzare il tasso di permanenza delle imprese nel sistema della giustizia (la durata del procedimento in cui l'impresa è attore e convenuto) a partire dalle caratteristiche di struttura delle imprese e dalle caratteristiche del procedimento (ad esempio, anno di costituzione di impresa, ramo di attività economica, tribunale competente per distribuzione territoriale, tipologia di procedimento, eccetera).
2. la stima dei costi che ricadono sulle imprese che ricorrono alle vie giudiziali. Questa stima è possibile per i procedimenti di cui è nota la durata media, calcolata come differenza tra l’emanazione della sentenza e l’iscrizione a ruolo del procedimento, e la classe di valore economico (solo quando sussiste una condanna al pagamento o la determinazione della massa attiva e passiva, nel caso del fallimento) del procedimento. Da questi due parametri, durata e valore della causa, è possibile derivare le componenti di costo diretto. Il risultato atteso è una stima, per distretto giudiziario, dei costi sostenuti dalle imprese per la definizione di un procedimento in materia di lavoro nell’ambito delle vie giudiziali.
3. la stima dei costi che ricadono sulle imprese coinvolte nelle procedure concorsuali. La stima, realizzata attraverso il ricorso ad esperti di settore, riguarderà i costi di accesso, altri costi amministrativi, le spese di procedura fallimentare e quelle sostenute per i legali. A partire dal procedimento individuato tra gli istituti concorsuali, il fallimento in particolare, di cui si dispongono informazioni su durata, numero dei creditori ammessi, ammontare dell’attivo e del passivo della massa fallimentare, eccetera, la stima dei costi sopportati dai vari agenti nel fallimento consentirà di determinare in quale proporzione la procedura fallimentare concorre alla dissipazione di ricchezza. Il risultato atteso è una stima, per distretto di giudiziario, dei costi sostenuti dalle imprese per la definizione del fallimento.