Dall’analisi del caso della Regione Veneto sono emersi spunti e riflessioni per una eventuale rilettura delle norme che definiscono il funzionamento e l’organizzazione degli uffici di statistica, quali soggetti portanti di un Sistema chiamato a svolgere rilevanti funzioni, non ancora a pieno svolte e riconosciute, in un contesto di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni.
L’ufficio di statistica della regione Veneto costituisce una Unità di Progetto la cui collocazione organizzativa è all’interno della Segreteria Regionale Affari generali. La struttura organizzativa della regione Veneto si articola in una Segreteria Generale, che coordina l’attività delle altre segreterie, e 10 segreterie regionale, come si può notare dall’organigramma riportato. Le segreterie sono, a loro volta, articolate in direzioni, queste ultime in servizi.
L’Unità di Progetto (UP) è un’unità organizzativa equiparata alla Direzione, ma a tempo determinato (2 anni), al termine del quale si assisterà ad una trasformazione della struttura o in Direzione o in Servizio.
Occorre premettere che è stato presentato un disegno di legge, approvato dalla Giunta regionale all’inizio del 2000, e adesso in esame presso la prima Commissione del Consiglio, di istituzione del Sistema statistico regionale. Il disegno di legge oltre a riorganizzare la struttura dell’ufficio di statistica[1], ne estende anche i compiti, definendone meglio le competenze e il ruolo. In particolare, il disegno di legge vede la creazione di un sistema funzionale a rete (SISTAR – Sistema Statistico Regionale), capillarmente diffuso, cui aderiscono tutte le autonomie locali e gli organismi di diritto pubblico e privato operanti sul territorio regionale, al fine di consentire il tempestivo interscambio informativo di interesse locale, regionale, nazionale e comunitario, secondo adeguati criteri, metodologie, standard e procedure di colloquio. Con la nuova riorganizzazione dell’attività statistica si intende porre l’Ente Regione al centro di un sistema in cui convergono i flussi informativi di tutti i soggetti presenti sul territorio regionale che svolgono attività statistica di carattere pubblico.
Figura 1.
Organigramma della Regione Veneto
Figura 2. Organigramma
dell’ufficio di statistica
Il personale dell’U.P. di statistica è costituito da 15 unità. Gli uffici dell’U.P. di statistica sono retti da 3 ex-funzionari ed 1 ex-istruttore direttivo (categoria D). In particolare, le risorse impegnate sono costituite da 8 dipendenti di categoria D con laurea in scienze statistiche e quindi con un profilo statistico, 1 dirigente, anch’esso con laurea in statistica, 2 dipendenti sempre di categoria D con profilo informatico di supporto all’intera struttura e 4 istruttori, di cui 3 (1 a tempo determinato) di supporto all’intera struttura.
Si aggiunge anche un collaboratore, proveniente da una ditta esterna, assunto con un contratto a tempo determinato e che fornisce supporto di tipo informatico. E’ il referente principale dell’intera UP per tutta l’attività relativa al gestione del sito Internet. Cura, inoltre, tutti gli aspetti legati alla divulgazione dell’informazione statistica.
Posizione
giuridica |
Titolo
di studio |
Unità |
Area
professionale |
Dirigenti |
Diploma di Laurea in statistica |
1 |
Dirigente statistico |
Dipendenti area D |
Diploma
di Laurea in statistica |
10 |
Funzionario statistico Funzionario informatico |
Dipendenti area C |
Diploma
di scuola media superiore |
4* |
Istruttori amministrativi |
Dipendenti area B |
|
|
|
Dipendenti area A |
|
|
|
Personale
a contratto |
|
1 |
Collaboratore informatico |
*Di cui 1 con
contratto di lavoro dipendente a termine.
Per quanto riguarda l’autonomia funzionale ed organizzativa, il dirigente ha ampia autonomia. Il segretario regionale AA.GG. lascia piena autonomia e dà massima fiducia al dirigente dell’Unità. Il segretario regionale coordina, infatti, la Segreteria Regionale e comunica all’U.P. gli indirizzi decisi in Giunta, ma il dirigente è il responsabile dell’attività e del funzionamento della struttura che coordina, e, nel caso in questione, gode di ampia autonomia.
Nei progetti di collaborazione con le altre strutture regionali, l’ufficio è coinvolto prettamente nei processi per la formazione e l’elaborazione del dato seguiti dalle altre strutture: ha infatti cominciato a predisporre delle circolari per la standardizzazione di tali processi, in particolare per ciò che riguarda la costruzione di tabelle, indicatori, il processo di validazione dei dati, la definizione delle codifiche ufficiali.
Dall’analisi di caso emerge che l’U.P. è molto impegnata in diverse attività e tutti gli uffici affrontano una mole di lavoro spesso eccessiva rispetto alla dotazione organica di cui dispone l’U.P. L’ufficio, infatti, si caratterizza per una produzione di elevato livello qualitativo, mentre sul piano quantitativo la produzione risente di una dotazione organica limitata.
Oltre all’attività propria
dell’ufficio, bisogna sottolineare che l’U.P. assume spesso l’iniziativa in
relazione ad attività di divulgazione di dati statistici e di sensibilizzazione
sull’importanza dell’informazione statistica: ad esempio, cura la pubblicazione
di Veneto in cifre, un annuario statistico regionale e di “Statistiche flash”,
un foglio di informazione statistica, nato da circa un anno, in cui sono
pubblicate le statistiche del Veneto in relazione ad argomenti specifici, promuove
iniziative e partecipa a convegni e seminari.
In particolare, l’attività dell’ufficio consiste sostanzialmente in:
- Rilevazione ed elaborazione di dati inclusi nel PSN in collaborazione con le varie direzioni di settore.
- Svolgimento di attività propria dell’ente (ad esempio comunicazione e di diffusione all’esterno delle informazioni statistiche).
- Collaborazione nella progettazione, realizzazione, modificazione dei sotto sistemi informativi di area o quanto meno dei dati di sintesi che derivano da tali banche dati settoriali che dovranno andare ad alimentare il sistema informativo della regione al fine di selezionare e dare informazioni di qualità, anche se in forma limitata.
- Collaborazione e supporto costante alle altre direzioni.
Tipologia di
attività |
% di tempo
impegnato |
Adempimenti relativi ai lavori
del PSN |
20% |
Statistiche non PSN relative al territorio |
30% |
Consulenza statistica per altri settori/uffici |
30% |
Attività aggiuntive o complementari |
20% |
Totali |
100% |
Dalle interviste emerge la volontà del personale dell’intera struttura di ampliare e approfondire le tematiche che coinvolgono stabilmente l’Unità di Progetto. A volte ciò non è stato possibile a causa di fattori che prescindono dalle intenzioni delle risorse impegnate. In particolare, molte delle difficoltà che hanno inibito in passato l’esercizio della funzione statistica rispetto alle intenzioni del personale, nonostante l’ufficio della regione Veneto sia un esempio felice e positivo di buon funzionamento, sono da imputare ancora ad un fattore culturale: la difficoltà di vedere riconosciuto e affermato il ruolo di reale ed effettivo supporto all’azione del decisore politico. Testimonia tale resistenza delle strutture amministrative a riconoscere il ruolo proprio dell’ufficio, il basso livello di coinvolgimento in attività rilevanti, quale ad esempio la progettazione o gestione dei sistemi informativi dell’ente. Il coinvolgimento, infatti, può essere considerato soltanto episodico. In questi ultimi anni, però, l’ufficio di statistica della regione Veneto ha lavorato molto per accrescere la consapevolezza degli amministratori dell’ente, oltre che di tutte le strutture regionali coinvolte nella funzione di programmazione della regione stessa, sull’importanza della statistica per l’assunzione di decisioni di governo. Questo processo di sensibilizzazione della struttura amministrativa dell’ente è stato realizzato anche grazie all’ attività propulsiva dell’ufficio che si è reso promotore di progetti, poi valorizzati e pienamente utilizzati dagli organi politici. E’ questo, ad esempio, il caso della elaborazione sui dati ISTAT relativi a “Gli incidenti stradali nel Veneto. Anni 1992 al 1999” finalizzata ad analizzare il flusso di incidenti stradali nel periodo di tempo 1992 - 1999. In questo caso l’iniziativa del progetto è nata all’interno dell’ufficio ed ha coinvolto anche altre strutture organizzative, quali la Direzione Infrastrutture di Trasporto e la Segreteria Generale che ha promosso la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.
Una delle conferme del riscontro di un cambiamento nella mentalità e nella cultura è da rinvenire nella volontà dell’organo politico di rendere l’ufficio di statistica una struttura organizzativa indipendente, equiparata alla Direzione. L’ufficio di statistica è andato infatti a costituire, con l’ultima riorganizzazione interna della struttura amministrativa dell’ente, attuata a settembre del 2000, una Unità di Progetto, mentre precedentemente costituiva un servizio all’interno di una direzione.
La struttura ha mantenuto le stesse competenze che aveva come servizio. Inoltre con l’approvazione del nuovo disegno di legge l’attività statistica dell’U.P verrebbe ulteriormente estesa anche ad attività di coordinamento degli altri uffici regionali che si occupano di statistica. Attualmente l’attività statistica è svolta in tutte le strutture amministrative della Regione: in tutte le direzioni vengono realizzate statistiche, prodotti dati di sintesi, e viene utilizzato un proprio sistema informativo. In particolare in alcune Segreterie, quali ad esempio le Segreterie Agricoltura, Sanità, Turismo, Attività Produttive, la Cabina di regia, che si occupa di programmazione, monitoraggio e controllo. L’Unità di Progetto collabora attivamente con tali unità ma si è avvertita la necessità di strutturare meglio l’organizzazione e l’attività degli uffici che svolgono attività statistica, ratificando con legge una situazione di fatto già esistente, ma poco coordinata e definita.
L’U.P. ha relazioni di collaborazione con le altre Direzioni per lo svolgimento di progetti che richiedono informazioni e consulenze di tipo statistico. Il livello di integrazione con le strutture interne non è omogeneo: con alcune strutture la collaborazione è più intensa e costante, come ad esempio con le seguenti Direzioni:
- Direzione della programmazione
- Direzione informatica
- Direzione del turismo
- Direzione dell’agricoltura
- Direzione del commercio
- Direzione politiche comunitarie
Frequenti sono anche i contatti con le Agenzie, tra cui, in particolare, Agenzia Veneto Agricoltura, Agenzia Veneto Lavora, Agenzia per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto.
Con il vertice politico i rapporti non sono molto frequenti, ma è capitato che lo stesso Presidente coinvolga l’ufficio in attività determinate, come, ad esempio, è successo nel caso della zonizzazione per l’erogazione di contributi dell’Obiettivo 2.
Più frequenti sono i rapporti con gli assessorati, anche perché in genere quando nasce un progetto si cerca sempre di coinvolgere l’assessorato di settore. Spesso sui progetti vengono costituiti o di fatto o formalmente gruppi di lavoro a cui partecipano membri degli assessorati, soprattutto nella fase di indirizzo e coordinamento del progetto.
Sporadico è il rapporto con i centri studi e ricerche interni: si tratta di un rapporto di collaborazione che si sostanzia nel fornire dati, soprattutto con il Servizio studi e ricerche del Consiglio, con cui, al momento, non hanno mai lavorato in collaborazione su progetti specifici.
Quasi inesistenti sono, invece, i rapporti con il Nucleo di valutazione e con il Servizio per il controllo interno, sia perché sono stati costituiti da poco e la loro attività è ancora in fase di rodaggio, sia perché probabilmente c’è bisogno di una più dettagliata e specifica definizione di tale rapporto di collaborazione.
Per quanto riguarda invece le relazioni con enti ed amministrazioni esterne, i rapporti più frequenti si hanno con l’ISTAT. L’ufficio dialoga spesso anche con gli uffici di statistica delle altre regioni: l’U.P. partecipa ai gruppi di lavoro del CISIS. Poco frequenti, invece, sono i contatti con gli enti locali. Comunque i rapporti di collaborazione variano a seconda delle competenze specifiche dei singoli uffici in cui si articola l’U.P., e dei progetti in cui sono coinvolti (es. circoli di qualità, commissioni specifiche con la partecipazione di Ministeri).
Per quanto riguarda lo scambio di dati, si tratta, nella maggior parte dei casi, di scambi di informazioni statistiche e non di ulteriori analisi o elaborazioni di dati.
Una certa difficoltà si riscontra nei rapporti con alcune aree
dell’amministrazione, dal momento che spesso l’ISTAT si rivolge agli uffici di
settore, in genere agli assessorati, piuttosto che all’Unità di Progetto. Per
quanto riguarda elaborazioni su dati forniti dall’ISTAT, a volte le indicazioni
o le risposte fornite dall’Istituto a delucidazioni richieste dall’ufficio di
statistica non sono sempre puntuali. Un problema analogo si riscontra rispetto
alla necessità di informazioni più complete in merito a rilevazioni nazionali.
Un altro punto debole della normativa è stato riscontrato, nel non prevedere, se non in forma generica, l’aspetto finanziario, e quindi le modalità di finanziamento degli uffici del SISTAN. In particolare è stata lamentata dal responsabile dell’U.P. l’esiguità delle risorse economiche e finanziarie di cui dispone l’ufficio di statistica: al momento l’ISTAT eroga un contributo per quanto riguarda le rilevazioni previste dal PSN, che copre solo una parte della spesa.
Viene segnalata, quindi, la necessità di prevedere per legge i finanziamenti, non solo per le rilevazioni, ma anche per l’attività di analisi e di elaborazione dei dati: le risorse economiche destinate all’attività statistica sono limitate, e questo ne pregiudica l’autonomia, oltre che il buon funzionamento.
Per quanto riguarda, infine, i rapporti con l’utenza e quindi la capacità di soddisfare il fabbisogno informativo degli utenti sia interni, appartenenti alla struttura organizzativa dell’Ente, sia esterni, relativi all’intera collettività locale, l’U.P. fornisce informazione statistica e consulenza qualificata attraverso un apposito ufficio: l’Ufficio Documentazione e Diffusione. L’Unità ha dato molta importanza alla diffusione delle attività proprie della struttura all’esterno, allo scopo di accrescere la diffusione della cultura statistica e, di conseguenza, il bisogno di informazioni di sintesi da essa indotto.
Il principale canale di servizio e di diffusione delle informazioni statistiche è costituito dalla posta elettronica. Basti pensare che da quando l’ufficio di statistica ha installato la posta elettronica, e quindi all’incirca da tre anni, le richieste di informazioni sono più che raddoppiate. Le richieste sono costituite sia da richieste estemporanee, che vengono evase quasi istantaneamente e comunque richiedono tempi di risposta brevi, sia da vere e proprie elaborazioni che impegnano maggiormente l’ufficio. In entrambi i casi sono informazioni che l’ufficio rilascia senza alcun compenso retributivo.
Tipologia di
relazioni |
Peso % |
Soggetti
coinvolti |
Relazioni interne |
60% |
|
Relazioni esterne |
40% |
|
Per quanto riguarda l’utenza, non vi sono informazioni precise sulla quantità di richieste e sulle diverse tipologie di utenza, in quanto essa è molto variegata.
Le principali tipologie che si rivolgono all’ufficio sono:
- Collettività locale-soggetti privati: studenti, privati, società private, giornalisti, consulenti, ditte, associazioni di categoria.
-
Istituzioni pubbliche a
livello locale: enti locali, comuni principalmente (ad esempio per
informazione relative ai piani regolatori), Ulss, comunità montane.
- Vertice politico dell’Amministrazione: gruppi consiliari, segreterie degli assessori.
- Altri settori dell’Amministrazione: Direzioni (l’ufficio fornisce informazioni a tutta la struttura organizzativa).
La categoria di utenti prevalente è il vertice politico e gli altri settori dell’Amministrazione.
L’ufficio provvede alla divulgazione on-line delle principali pubblicazioni dell’U.P. e pubblica mensilmente il foglio statistico informativo “Statistiche Flash”. Non esistono al momento politiche di marketing strutturate volte a divulgare in modo organico le informazioni statistiche, a parte la pubblicazione di “Statistiche flash” e l’annuario statistico regionale – Veneto in cifre ed il Cd-rom-Leggi Veneto 2000. Complessivamente l’attenzione dell’U.P. a diffondere le informazioni statistiche e ad erogare servizi utili all’amministrazione e alla collettività è testimoniato anche dalla scelta di conferire ad un apposito ufficio la funzione di comunicazione ed informazione, nonostante la carenza di personale.
2. Analisi di scostamento dalle direttive
2.1
Unicità dell'ufficio di
statistica nell'ambito della propria amministrazione.
L’ufficio di statistica della regione Veneto è unico. La funzione statistica è infatti svolta dall’Unità di Progetto Statistica. Anche il disegno di legge in esame presentato sulla riorganizzazione dell’ufficio di statistica, attribuisce ad un’unica struttura, l’Unità di Progetto di statistica, la titolarità dell’attività statistica, prevedendo, inoltre, referenti statistici all’interno delle singole segreterie.
All’Unità di Progetto verrebbe attribuita la funzione di coordinamento dell’attività statistica svolta dai diversi referenti statistici. In effetti, il disegno di legge andrebbe a ratificare una situazione di fatto già esistente.
2.2
Se, e in che misura, l'ufficio
di statistica della regione contribuisce alla promozione e allo sviluppo
informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati
amministrativi dell'ente di appartenenza, nonché all'attuazione e gestione
dell'interconnessione e del collegamento dei sistemi informativi statistici
dell'amministrazione di appartenenza sia all'interno della stessa sia con il
Sistema statistico nazionale (art. 6 del d.lgs. n. 322/1989).
Fino ad oggi l’Unità di Progetto è stata poco coinvolta nell’attività di promozione e sviluppo informatico degli archivi gestionali degli uffici della regione. Nei casi in cui l’U.P. è stata chiamata a dare il suo contributo, esso si è limitato semplicemente all’analisi delle codifiche relative ad un progetto e non ad altre più sostanziali e rilevanti forme di sostegno e contributo alla promozione e allo sviluppo informatico degli archivi informativi degli altri uffici dell’Amministrazione di appartenenza .
Attualmente l’attività dell’U.P. si sta portando sempre più alla progettazione, realizzazione e modifica dei sotto sistemi informativi di area o quanto meno dei dati di sintesi che derivano da tali banche dati settoriali, concretizzandosi nel definire, con gli esperti di settori e con colleghi dell’informatica, quali dati, tra quelli amministrativi e gestionali, possano andare ad alimentare il sistema informativo. Con il nuovo disegno di legge sull’organizzazione e funzionamento dell’ufficio di statistica verrà definita e regolata anche tale attività, al momento, appunto, ancora non normata.
2.3
Se, e in che misura, l'ufficio
di statistica della regione contribuisce al coordinamento e all'integrazione
dei flussi informativi territoriali. In particolare occorre verificare, con riguardo
a tale specifico aspetto, quali rapporti intercorrono tra l'ufficio di
statistica e gli altri enti regionali e subregionali nonché tra il primo e gli
uffici di statistica di altre regioni.
I rapporti tra l’ufficio di statistica e gli enti regionali sono poco frequenti e non costanti. Tuttavia con il nuovo disegno di legge, relativo alla riorganizzazione dell’ufficio di statistica, più volte menzionato, si è cercato di porre le basi per una strutturazione organica dei rapporti in materia statistica. A tal fine è stato effettuato un incontro tra regione e autonomie locali.
Con i comuni, inoltre, si è avviata una collaborazione in occasione del censimento sull’agricoltura in sede di commissione tecnica regionale.
2.4
Qual è il grado di
coinvolgimento dell'ufficio di statistica nei procedimenti di competenza degli
uffici della regione nei quali si fa uso di dati statistici.
Nei progetti di collaborazione con le altre strutture regionali, l’ufficio è coinvolto prettamente nei processi per la formazione e l’elaborazione del dato seguiti dalle altre strutture; ha infatti cominciato a predisporre delle circolari per la standardizzazione di tali processi, in particolare per ciò che riguarda la costruzione di tabelle, indicatori, il processo di validazione dei dati, la definizione delle codifiche ufficiali.
2.5
Quali sono i contenuti e gli
aspetti critici nell'interscambio dei dati con gli enti titolari di
rilevazioni comprese nel programma
statistico nazionale e con gli altri soggetti (artt. 2 e 3 della direttiva del
Comstat n. 3/1991). Occorre distinguere il caso in cui l'ufficio di statistica
si limita a trasmettere i dati da quello in cui detto ufficio fornisce un reale
valore aggiunto effettuando, ad esempio, delle elaborazioni specifiche dei
medesimi.
Per quanto riguarda l’interscambio di informazioni statistiche con altri soggetti titolari di dati, esso consiste, nella maggior parte dei casi, nella trasmissione e ricezione di dati. Ad esempio, questo è successo in relazione alla rilevazione sugli incidenti stradali: la principale fonte informativa è stata la rilevazione mensile effettuata da ISTAT – ACI sull’incidentalità stradale nel Veneto; o in occasione della rilevazione sugli infortuni sul lavoro, nel qual caso sono stati elaborati i dati relativi alla raccolta sistematica dei dati forniti dall’INAIL.
Le principali criticità rilevate sono:
- tempestività nella fruizione dei dati prodotti a livello centrale
- difficoltà di accesso a dati individuali
-
esigenza di maggiore raccordo in relazione ai
protocolli e alle modalità di interscambio dei dati.
2.6 Effettivo grado di autonomia organizzativa e funzionale
dell'ufficio di statistica.
L’ufficio di statistica costituisce una Unità di Progetto. Si tratta di un’unità organizzativa a tempo determinato, che gode di autonomia organizzativa e funzionale. L’U.P. è collocata all’interno della Segreteria Regionale AA.GG.: il segretario regionale comunica all’U.P. gli indirizzi decisi in sede di Giunta, ma lascia piena autonomia e da massima fiducia al dirigente dell’Unità, al quale è attribuita la responsabilità dell’attività e del funzionamento della struttura che coordina.
2.7
(Pur essendo prescritto
espressamente solo per le amministrazioni dello Stato, si chiede di conoscere)
Se e che relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica della regione e le
strutture preposte al controllo interno (art. 1, terzo comma, del d.lgs. n.
286/1999).
Al momento l’ufficio di statistica non è molto coinvolto nel fornire un supporto statistico al Servizio di controllo interno. E’ stata segnalata l’esigenza di definire meglio il ruolo dell’ufficio in relazione all’attività di controllo e valutazione della gestione amministrativa.
Anche per quanto riguarda l’attività di supporto tecnico al Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti (L. 144/89), la collaborazione è quasi inesistente, anche perchè è stata costituita un’unità complessa che cura l’istruttoria e coadiuva il nucleo.
2.8
Se e che tipo di relazioni
intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli organi politici ed
amministrativi di vertice dell'amministrazione di appartenenza (in particolare
i singoli assessorati, il presidente della regione etc.).
Con il vertice politico i rapporti non sono molto frequenti, ma è capitato che lo stesso Presidente coinvolga l’ufficio in attività determinate, come, ad esempio, è successo nel caso della zonizzazione per l’erogazione di contributi dell’Obiettivo 2.
Più frequenti sono i rapporti con gli assessorati, anche perché in genere quando nasce un progetto si cerca sempre di coinvolgere l’assessorato di settore. Spesso sui progetti vengono costituiti o di fatto o formalmente gruppi di lavoro a cui partecipano membri degli assessorati, soprattutto nella fase di indirizzo e coordinamento del progetto.
2.9
Se e che tipo di relazioni
intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli uffici regionali di studio e/o
programmazione e tra il primo e gli enti ed istituti di ricerca regionali.
Sporadico è il rapporto con i centri studi e ricerche interni: si tratta di un rapporto di collaborazione che si sostanzia nel fornire dati, soprattutto con il Servizio studi e ricerche del Consiglio, con cui, al momento, l’Unità non mai lavorato in collaborazione su progetti specifici.
2.10
Nell'ipotesi in cui esista un Sistema statistico regionale
(SISTAR) approfondire il tema dei rapporti tra l'ufficio di statistica della
regione e gli altri soggetti del Sistema, distinguendo il caso in cui questi ultimi
facciano parte anche del SISTAN. Rilevare gli eventuali aspetti problematici.
Approfondire inoltre il tema della circolazione dei dati nell'ambito del SISTAR
con particolare riguardo alla disciplina dell'interscambio di dati individuali
e del trattamento dei dati personali.
Occorre premettere che è stato presentato un disegno di legge, approvato dalla Giunta regionale all’inizio del 2000, e adesso in esame presso la prima Commissione del Consiglio, di istituzione del Sistema statistico regionale. Il disegno di legge oltre a riorganizzare la struttura dell’ufficio di statistica, ne estende anche i compiti, definendone meglio le competenze e il ruolo. In particolare, il disegno di legge vede la creazione di un sistema funzionale a rete (SISTAR – Sistema Statistico Regionale), capillarmente diffuso, cui aderiscono tutte le autonomie locali e gli organismi di diritto pubblico e privato operanti sul territorio regionale, al fine di consentire il tempestivo interscambio informativo di interesse locale, regionale, nazionale e comunitario, secondo adeguati criteri, metodologie, standard e procedure di colloquio. Con la nuova riorganizzazione dell’attività statistica si intende porre l’Ente Regione al centro di un sistema in cui convergono i flussi informativi di tutti i soggetti presenti sul territorio regionale che svolgono attività statistica di carattere pubblico.
3. Punti di forza e aspetti critici
Punti di forza
·
La capacità
propulsiva del gruppo di lavoro. Dall’analisi effettuata risulta evidente un grande
dinamismo e una spiccata capacità e forza propulsiva dell’Unità di Progetto
che, come sottolineato già nei precedenti paragrafi, è stata artefice di una
serie di iniziative finalizzate a promuovere la cultura statistica e a
sensibilizzare le altre unità organizzative sull’importanza della funzione
statistica in un contesto di modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
· La competenza tecnica. L’Unità di Progetto si avvale di personale molto specializzato, essendo quasi tutte le unità laureate in statistica. La scelta di dotarsi di personale con preparazione statistico economica lascia presupporre un riconoscimento della funzione statistica e la volontà di continuare a promuovere lo sviluppo del settore statistico.
· L’autonomia. L’Unità di Progetto gode di ampia autonomia organizzativa e questo ha reso possibile la crescita e lo sviluppo dell’ufficio che nell’arco degli ultimi anni ha lavorato per ottenere un maggiore riconoscimento della funzione statistica. L’autonomia ha inoltre stimolato l’iniziativa e la capacità propulsiva dell’ufficio che ha promosso e realizzato numerosi progetti ricevendo riconoscimenti all’interno della struttura e supportando le altre unità organizzative, come ad esempio avviene per quanto riguarda il supporto cartografico fornito alle altre strutture che ha consentito di migliorare l’efficacia grafica delle rappresentazioni[2].
Aspetti critici
[1]
Il disegno di legge
presentato, in particolare, sancisce il principio dell’unicità dell’ufficio di
statistica per salvaguardare l’ufficialità del dato statistico diffuso e per
garantire una maggiore fruibilità dell’informazione statistica. Il disegno di
legge prevede:
-
una
struttura unica, l’Unità di Progetto Statistica, che ha la responsabilità della raccolta, dell’erogazione, del
controllo, della validazione dei dati, nonché di fornire all’esterno un dato
unico
-
referenti
statistici in ogni segreteria, che dovrebbero supportare l’attività dell’U.P.
Il referente statistico
dovrebbe essere collocato nello staff del segretario regionale e avere una
conoscenza trasversale della segreteria d’appartenenza. Tale referente dovrebbe
dipendere funzionalmente dall’Ufficio di statistica, pur essendo collocato
nelle Segreterie. Inoltre, verrebbe nominato un referente statistico anche nelle
Direzioni.