L’UFFICIO DI STATISTICA DELLA REGIONE MARCHE

1.    Principali caratteristiche del caso

Negli ultimi tre anni, l'ufficio di statistica della Regione Marche ha attraversato una significativa fase di consolidamento. E' stata approvata una legge regionale che istituisce il SISTAR e ribadisce il modello di ufficio unico ed autonomo, sono stati assunti cinque funzionari laureati in statistica, è stata attivata una articolata produzione editoriale di volumi e CD ipertestuali, mentre la visibilità della struttura e l'attenzione da parte degli organi politici è in aumento. Tale processo non è esente da alcune contraddizioni, che si manifestano nella attuale fase di riassetto organizzativo regionale, e che tendono a mettere in discussione l'effettiva autonomia dell'ufficio e la sua disponibilità di risorse. Tuttavia, nel caso della Regione Marche, sembrano esservi le condizioni per un ulteriore sviluppo del Servizio Sistema Informativo Statistico, che produce informazioni sui 246 comuni, sui circa 1.461mila abitanti e sulle 162mila unità locali presenti sul territorio.

 

Il Servizio Informativo Statistico conta 16 dipendenti, di cui 2 dirigenti e ha collocazione organizzativa in una delle otto aree di coordinamento della regione, denominata “Programmazione e risorse”.

Figura 1. Organigramma della Regione Marche


l Servizio è sotto articolato secondo il diagramma che segue:

Figura 2. Organigramma dell’ufficio di statistica


 


Il personale dell’ufficio di statistica è di 16 unità. La scelta che è stata compiuta è a favore del titolo di studio specifico (laurea in scienze statistiche) per la selezione dei propri funzionari.

Tabella 1. Personale dell’ufficio di statistica

Posizione giuridica

Titolo di studio

Unità

Area professionale

Dirigenti

Diploma di laurea (2)

2

Dirigente statistico

Dipendenti area D

Diploma di laurea in statistica (6) ed economia (1)

7

Funzionario statistico

Istruttore direttivo analista di sistemi informativi

Funzionario amministrativo contabile

Dipendenti area C

Diploma di scuola media superiore (3)

3

 

Dipendenti area B

Diploma di scuole media inferiore (4)

4

 

Dipendenti area A

-

-

-

Personale a contratto

-

-

-

 

La composizione del personale si caratterizza dunque per una forte presenza di giovani statistici, coadiuvati da sesti livelli qualificati nella gestione della grafica e delle pubblicazioni, attraverso specifici percorsi formativi incentrati su software grafici (X-press, Acrobat), ma anche su pacchetti statistici, sia per intervenire sin dal momento in cui viene prodotto il materiale da editare, sia per sviluppare una attenzione agli aspetti di base della statistica, aumentando così la qualità dei prodotti finali. In questo modo, si riescono a realizzare internamente le pubblicazioni meno impegnative sul piano editoriale, mentre negli altri casi si consegna alla tipografia un prodotto pronto per la stampa.

Il Servizio sistema informativo statistico, inoltre, dispone di un elenco di rilevatori, che rappresenta un bacino di forza lavoro attivabile in tempi molto rapidi per realizzare indagini.

Va segnalato infine che il dirigente dell'ufficio di statistica, nel febbraio 2001, ha proposto "un'ipotesi minimale di ristrutturazione del Servizio", richiamando il passaggio della legge istitutiva del SISTAR che riguarda il personale dell'ufficio[1], in cui si richiede l'ampliamento dell'organico a 24 unità (8 nuove unità di cui 3 in area D, 4 in area C ed 1 in area B), più l'eventuale istituzione di un servizio innovativo di "misurazione valutazione impatto della regolazione" dotato di quattro unità (di cui tre inquadrate in area D ed una in area B).

 

Le attività svolte dal Servizio sistema informativo statistico si possono identificare con i seguenti punti:

a.       Produzione di statistiche nell'ambito del Programma Statistico Nazionale. L'ufficio assolve agli adempimenti previsti dal PSN, relativi, per citare i lavori principali, alle indagini sull'agricoltura, sul turismo, sulle statistiche socio - sanitarie, sulla formazione professionale.

b.      Produzione di statistiche non incluse nel PSN relative al territorio di riferimento. Agli adempimenti PSN si aggiungono le elaborazioni specifiche per il territorio regionale effettuate su flussi di dati PSN, o anche sulla base di altre fonti (ad esempio Infocamere), e la relativa produzione di volumi e CD ipertestuali, oltre ad alcune indagini pilota. Tra le indagini in corso o recentemente concluse se ne possono citare tre: l'indagine censuaria sui musei, l'indagine censuaria sui presidi socio - assistenziali, l'indagine pilota sulle forze di lavoro.

c.       Consulenza statistica per altri settori. Tale attività risulta residuale rispetto alle precedenti, e per ora avviene prevalentemente su richiesta di chi ha già un rapporto con il servizio. In generale questo avviene quando è necessario effettuare una zonizzazione o piano di riparto, individuando dati ed indicatori per definire aree con determinate caratteristiche. Secondo la dirigente responsabile dell'ufficio statistiche, i due principali lavori condotti in questo ambito negli ultimi due anni sono la determinazione degli indicatori per individuare i comuni ammessi a contributo per i fondi strutturali (1999), e le proiezioni demografiche sulla popolazione scolastica per il piano delle autonomie scolastiche (2000).

 

Secondo il responsabile del servizio, l'ufficio di statistica si dedica, all'incirca, per il 50% agli adempimenti PSN, per il 40% alla produzione di statistiche non incluse nel PSN, tra cui le indagini pilota e le ulteriori elaborazioni effettuate su rilevazioni esistenti, e per un 10% alla consulenza statistica per altri settori.

Tabella 2. Ripartizione percentuale delle attività

Tipologia di attività

% di tempo impegnato

Adempimenti relativi ai lavori del PSN

50%

Statistiche non PSN relative al territorio

40%

Consulenza statistica per altri settori/uffici

10%

Attività aggiuntive o complementari

-

Totali

100%

 

Il contenuto e la numerosità delle pubblicazioni, ma anche la documentazione relativa ai progetti ed alle indagini svolte, portano a concludere che il servizio ha sviluppato in maniera significativa le proprie attività e i propri prodotti, sia sul piano quantitativo che qualitativo.

 

La diffusione delle informazioni avviene mediante un indirizzario con 759 destinatari, cui vengono spediti i volumi e i CD prodotti, ma anche attraverso la presentazione in incontri pubblici organizzati dal servizio. L'utilizzo estensivo del CD come prodotto editoriale, comunque affiancato da supporti cartacei, sembra essere una scelta indovinata: gli ipertesti e le cartine tematiche prodotte su richiesta dell'utente sono più agevoli e dinamici da consultare, e consentono di muoversi velocemente alla ricerca delle informazioni che più interessano. Da sottolineare l'iniziativa di pubblicare un CD sui dati elettorali, ricercando la collaborazione delle prefetture: oltre ad essere una risposta ad un fabbisogno sentito, questo lavoro sembra anche una scelta intelligente per fare sì che l'ufficio di statistica guadagni visibilità nei confronti di un utente chiave: il personale politico.

 

Per quanto riguarda le richieste di dati, gli utenti esterni prevalgono su quelli interni, anche se per il consiglio e le varie commissioni consiliari si registra un trend positivo di richieste. Il servizio è dotato di un modello di richiesta dati che viene registrato in un apposito database. Così è possibile riscontrare che nell'anno 2000 le richieste inoltrate all'ufficio sono state 223, di cui 77 (35%) da servizi interni alla Regione, e 146 da esterni. Tra questi ultimi 27 provengono da amministrazioni pubbliche e 119 da altri soggetti.

Le richieste di dati provenienti dall’esterno arrivano soprattutto:

-         Da altri enti, soprattutto dai comuni, per finalità di programmazione, ad esempio per i piani del turismo o per i piani locali dell’edilizia. Tuttavia le richieste sono più episodiche che sistematiche, e vengono avanzate da una minoranza di comuni più attenti alle dimensioni statistiche e che conoscono il servizio regionale;

-         da ricercatori e studenti impegnati in tesi di laurea o ricerche.

Le richieste provenienti dall’interno dell’ente arrivano:

-         da diversi settori, molto spesso mediate da consulenti esperti che hanno ricevuto l’incarico di redigere piani e programmi. E’ accaduto nel caso del piano dei servizi sociali, della formazione professionale, di uno studio sui trasporti di cui è stata incaricata l’università di Urbino e di uno studio sulla sicurezza nelle Marche;

-         raramente, qualche richiesta arriva in modo diretto dal vertice politico, come è accaduto nel caso recente dei dati sull'impennata dell’export regionale rilasciati dall'ISTAT, che hanno sollevato l'interesse e le richieste dei soggetti politici di acquisire dati più approfonditi.

 

Secondo il responsabile del servizio, le richieste di informazioni sono poche e potrebbero essere di molto ampliate, anche sulla base di sollecitazioni e ulteriori iniziative intraprese dall'ufficio di statistica. Tuttavia l’ufficio non può sollecitare troppo, altrimenti rischierebbe di essere schiacciato da un carico di lavoro eccessivo, laddove gli adempimenti PSN vanno comunque portati avanti. In questo senso, l'orientamento al servizio appare sufficientemente sviluppato, ma non al pieno delle potenzialità.

 

Per quanto riguarda il sistema delle relazioni dell'ufficio di statistica, questo è orientato all'incirca in uguale misura all'interno e all'esterno: le due figure dirigenziali del servizio, capo servizio e capo ufficio, presidiano con maggiore attenzione rispettivamente le relazioni esterne ed interne.

Un forte investimento è stato fatto sul piano della promozione nei confronti dei comuni e degli altri soggetti del SISTAR (comunità montane, province, ASL), per favorire l’instaurarsi di prassi cooperative con la Regione. Tra i problemi che il responsabile di servizio sta affrontando vi è quello dello scarso sviluppo della funzione statistica nei piccoli comuni. Da un lato la Regione cerca di sensibilizzare sia gli addetti degli enti locali sia i cittadini all’informazione statistica, distribuendo la sua produzione editoriale, dall’altro, cerca di favorire la gestione associata degli uffici di statistica laddove vi sono associazioni di comuni che già gestiscono altri servizi in forma trasversale. Inoltre, come sostiene la responsabile dell'ufficio statistiche, "i comuni sono una fonte inesauribile di dati", per cui il soggetto leader del neonato Sistema Statistico Regionale deve da un lato offrire aiuto per creare banche dati standardizzate, e dall'altro può trarre beneficio dai servizi resi.

Altri interlocutori esterni sono l’ISTAT, anche per la collaborazione ad indagini pilota, e il CISIS, nel quale il responsabile di servizio fa parte del direttivo.

Per quanto riguarda le relazioni all’interno dell’ente, il responsabile di servizio è impegnato in una attività rilevante, anche in contatto con il livello politico, in relazione alla fase di riassetto organizzativo della Regione, che può avere impatti significativi sulla funzione statistica e sull’effettiva attuazione della recente legge istitutiva del SISTAR.

Gli uffici con cui c'è un maggiore coinvolgimento sono:

-         il Servizio agricoltura, con cui sono state condotte le attività progettuali più articolate. Oltre alla collaborazione per il censimento, il lavoro comune ha riguardato la riprogettazione e gestione del sistema informativo di settore;

-         i Servizi sociali, recentemente per l'indagine sui presidi socio assistenziali, ma anche per la gestione dei finanziamenti per i servizi sociali ai comuni (L.R. 18/1996), per i quali, dal 1997, si è attivata l'acquisizione di dati contestualmente alla presentazione delle domande di finanziamento da parte dei comuni. Questo è un esempio in cui l'ufficio di statistica è intervenuto in una fase di partenza del processo amministrativo "nel momento in cui si formava il flusso informativo";

-         il Servizio beni culturali per l'indagine sui musei. In questo caso vi è stata una collaborazione fattiva, nel definire gli obiettivi dell'indagine e nel presentarla con una lettera in comune alle strutture sul territorio;

Inoltre, gli altri servizi cominciano a coinvolgere l'ufficio di statistica in diversi gruppi di lavoro (guidati ad esempio dal servizio programmazione, dal servizio commercio), a testimonianza di una visibilità che sta aumentando all'interno dell'amministrazione regionale.

Tabella 3. Relazioni interne ed esterne all’Amministrazione

Tipologia

Peso %

Soggetti

 

 

Relazioni interne

 

 

50%

-          Vertice amministrativo

-          Servizio agricoltura

-          Servizi sociali

-          Servizio beni culturali

-          Altri

 

 

Relazioni esterne

 

 

50%

-          ISTAT

-          Cisis

-          Soggetti SISTAR

-          Altri

 

Tuttavia, lo scenario dei rapporti con gli altri servizi, pur essendo positivo e in fase di miglioramento, non è esente da problemi. All'interno dell'amministrazione, non vi è una piena circolazione dei dati: la norma regionale, oltre che quelle nazionali a riguardo, è difficile da applicare. Essa prevede che il servizio informativo statistico curi i collegamenti informativi per rendere disponibili i dati, e che nessun servizio all'interno dell'ente possa fornire informazioni che non siano validate dall'ufficio di statistica. Tuttavia, di fatto, alcuni settori, come quello della sanità, non consentono di accedere ai propri archivi.

 

In sintesi dunque, si può concludere che il Servizio sistema informativo statistico conduce significative attività progettuali con altri settori, ed è quindi ben integrato con essi, mentre l'integrazione con il vertice dell'amministrazione è molto meno intensa, anche se la visibilità dell'ufficio è in crescita.

Per quanto riguarda le altre istituzioni locali, l'iniziativa di impostare il Sistema Statistico Regionale in modo aperto, come una rete cui gli altri soggetti possono scegliere di aderire, e le attività di promozione e collaborazione condotte, denotano una buona integrazione con gli altri soggetti pubblici, mentre non sembrano esservi esempi rilevanti di collaborazione con istituzioni locali private.

Infine, per quanto riguarda la comunità professionale di statistici, vi sono rapporti significativi e progetti comuni con l'ISTAT e con gli altri uffici di statistica regionale mediante il CISIS.

 

2.    Analisi di scostamento dalle direttive

 

2.1    Unicità dell'ufficio di statistica nell'ambito della propria amministrazione.

 

Il disegno normativo della l.r. n.6/1999 ribadisce con forza il modello dell'ufficio unico, attribuendo le funzioni di ufficio Statistica della Regione al Servizio sistema informativo statistico, che viene posto alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta. La norma prevede che "le funzioni di ufficio di statistica della Regione […] sono svolte unicamente dal Servizio sistema informativo statistico. Esso è collocato alle dirette dipendenze della presidenza della giunta o assessore delegato, con autonomia organizzativa, tecnica, gestionale e finanziaria". Tuttavia, tale dettato normativo non è semplice da mettere in pratica: il direttore del servizio indica due ragioni fondamentali. La prima è che un eventuale "avanzamento di grado" della funzione statistica potrebbe modificare la tradizionale distribuzione del potere dei dirigenti, e pertanto viene avversato dal resto della struttura; la seconda è che una dipendenza da un organo tecnico potrebbe ridurre la trasparenza e l'oggettività dell'informazione: questa può essere fatta rispettare da un direttore che dipenda direttamente dall'organo politico, che deve limitarsi a fornire gli indirizzi dell'attività.

In ogni caso, l'ufficio controlla tutti i flussi di dati inclusi nel Programma Statistico Nazionale, mentre alcune attività statistiche, aventi anche carattere nazionale, nel settore sanitario e in quello del lavoro (sistema Netlabor), non sono controllate dall'ufficio, ma del resto non fanno neppure parte del Programma Statistico Nazionale. Va inoltre segnalato che sporadicamente non è l'ufficio di statistica a rilasciare dati all'esterno, come è accaduto sui dati demografico sociali, per l'attribuzione dei fondi strutturali, forniti recentemente a Bruxelles e restituiti poiché ritenuti non abbastanza affidabili.

 

2.2  Se, e in che misura, l'ufficio di statistica della regione contribuisce alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi dell'ente di appartenenza, nonché all'attuazione e gestione dell'interconnessione e del collegamento dei sistemi informativi statistici dell'amministrazione di appartenenza sia all'interno della stessa sia con il Sistema statistico nazionale (art. 6 del d.lgs. n. 322/1989).

 

Lo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali rappresenta una delle priorità dell'ufficio di statistica. In particolare vi sono stati interventi con il settore agricoltura (riprogettazione del sistema informativo delle aziende agricole), con i servizi sociali, in occasione dei finanziamenti ex L.R. 18/1996 (la gestione delle domande di finanziamento inviate dai comuni ha consentito di produrre una rilevazione sui servizi sociali erogati da tali enti), sugli archivi relativi alle strutture agrituristiche.

Per quanto riguarda la gestione dell'interconnessione e del collegamento dei sistemi informativi statistici, da un punto di vista informatico, vi è un apposito servizio che gestisce la rete interna regionale, che territorialmente ha come nodi le sedi provinciali. Il problema principale rimane comunque quello di progettare archivi e sistemi informativi funzionali non solo alla gestione, ma anche alla produzione statistica: secondo la dirigente intervistata, quello dell'interconnessione è invece un problema tecnico, per certi versi secondario e più facile da aggredire.

 

2.3  Se, e in che misura, l'ufficio di statistica della regione contribuisce al coordinamento e all'integrazione dei flussi informativi territoriali. In particolare occorre verificare, con riguardo a tale specifico aspetto, quali rapporti intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli altri enti regionali e subregionali nonché tra il primo e gli uffici di statistica di altre regioni.

 

Uno degli obiettivi della legge istitutiva del SISTAR è quello di raccogliere, tramite convenzione, l'adesione degli enti presenti sul territorio marchigiano. Le relazioni con gli enti del territorio regionale sono quindi incentrate sulla promozione, avviata comunque in tempi molto recenti, di proposte e accordi di collaborazione per dare assistenza alla formazione delle statistiche, laddove fosse necessario, e contemporaneamente creando omogeneizzazione ed aprendo dei canali informativi.

 

2.4  Qual è il grado di coinvolgimento dell'ufficio di statistica nei procedimenti di competenza degli uffici della regione nei quali si fa uso di dati statistici.

 

Un primo tipo di coinvolgimento avviene per la richiesta dei dati che diversi settori utilizzano per i loro procedimenti. Attualmente gli altri uffici cominciano ad inserire nei gruppi di lavoro e negli osservatori la figura del referente dell'ufficio di statistica, mentre prima compariva soltanto quella dell'informatico. Il tipo di procedimento in cui è frequente la richiesta di dati ufficiali, ma talvolta anche la consulenza per la definizione di indicatori, è quello dei piani di riparto per l'allocazione di finanziamenti. Nel 1999 il servizio è stato coinvolto nel procedimento di individuazione dei comuni ammessi al contributo dei fondi strutturali, gestito dall'assessore competente. In altri casi i lavori settoriali di studio e programmazione vengono affidati ad esperti esterni, che richiedono dati all'ufficio di statistica.

 

2.5  Quali sono i contenuti e gli aspetti critici nell'interscambio dei dati con gli enti titolari di rilevazioni  comprese nel programma statistico nazionale e con gli altri soggetti (artt. 2 e 3 della direttiva del Comstat n. 3/1991). Occorre distinguere il caso in cui l'ufficio di statistica si limita a trasmettere i dati da quello in cui detto ufficio fornisce un reale valore aggiunto effettuando, ad esempio, delle elaborazioni specifiche dei medesimi. 

 

In passato una criticità importante riguardava le comunicazioni degli enti titolari di rilevazione, che venivano indirizzate ai settori di riferimento dell'indagine anziché all'ufficio di statistica, ma attualmente questo problema è quasi del tutto superato. Nel caso del settore turismo, è capitato di dover chiedere un parere all'ISTAT per riaffermare che i dati sui movimenti turistici dovessero essere acquisiti dall'ufficio di statistica e non dall'osservatorio sul turismo.

I flussi gestiti direttamente dal Ministero della Sanità e dal Ministero del Lavoro sono di solito molto difficili da acquisire. Alcuni dati dei centri per l'impiego sono stati acquisiti, anche se in forte ritardo rispetto alla richiesta. Per la fornitura dei dati elettorali, le quattro prefetture della regione hanno collaborato, sia pure con maggiore o minore disponibilità.

Va specificato che l'ufficio di statistica non si limita a restituire i dati raccolti agli enti titolari, ma in diversi casi registra i dati ed effettua proprie elaborazioni, come avviene per i lavori relativi all'interruzione volontaria di gravidanza, ai presidi socio assistenziali, alla formazione professionale.

 

2.6  Effettivo grado di autonomia organizzativa e funzionale dell'ufficio di statistica.

 

L'autonomia organizzativa e funzionale dell'ufficio è affermata dalla legge istitutiva del SISTAR, ma è continuamente minata e messa in discussione da altri provvedimenti, che di fatto contravvengono a quella norma regionale. Un atto di giunta successivo alla legge ha collocato l'ufficio all'interno di un'area, e questo potrebbe consentire al coordinatore di spostare risorse dal Servizio sistema informativo statistico ad altri servizi, a maggior ragione nel caso l'attuale proposta di legge sulla dirigenza, che attribuisce poteri più forti al coordinatore di area, venisse approvata nella versione attuale. La dipendenza dall'area costringe spesso a negoziare, programmare e utilizzare risorse e aspetti dell'organizzazione con il coordinatore e con gli altri servizi (ad esempio, il numero di posizioni organizzative da attribuire ai dipendenti di area D sul totale disponibile per l'area).

 

2.7  (Pur essendo prescritto espressamente solo per le amministrazioni dello Stato, si chiede di conoscere) Se e che relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica della regione e le strutture preposte al controllo interno (art. 1, terzo comma, del d.lgs. n. 286/1999).

 

Per quanto riguarda i rapporti con i servizi di controllo interno, l'ufficio di statistica è stato coinvolto in uno studio del servizio controllo di gestione, che risale a tre anni fa, intitolato "l'efficacia sociale degli interventi", e inerente i servizi forniti dall'amministrazione regionale e il gradimento da parte degli utenti.

Il Servizio Controllo di gestione, per quello che risulta all'ufficio di statistica, ha prodotto finora rapporti contenenti essenzialmente indicatori finanziari, mentre da poco più di un anno ha lanciato i primi strumenti per il monitoraggio e controllo delle attività di tutti i servizi ("scheda obiettivi - risultati"), ma non vi è un lavoro sistematico di elaborazione di indicatori in collaborazione con gli uffici di statistica, e i rapporti si possono considerare sporadici. Il nucleo di valutazione dei dirigenti, che faceva capo al servizio organizzazione e attualmente non opera più, non aveva rapporti di collaborazione con l'ufficio di statistica.

 

2.8  Se e che tipo di relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli organi politici ed amministrativi di vertice dell'amministrazione di appartenenza (in particolare i singoli assessorati, il presidente della regione etc.).

 

In generale, non vi è una relazione diretta con il vertice politico: per la fornitura di informazioni, tale relazione è quasi sempre mediata da altri soggetti. Ad esempio, in occasione della notizia dell'eccezionale aumento dell'export nelle Marche, è stato l'ufficio stampa a richiedere i dati per conto dell'assessore competente, ma contestualmente, in questo caso, c'è stata anche un'interlocuzione diretta.

 

2.9  Se e che tipo di relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli uffici regionali di studio e/o programmazione e tra il primo e gli enti ed istituti di ricerca regionali.

 

Non sono presenti nella Regione Marche enti ed istituti di ricerca regionali, mentre esiste un Servizio Programmazione che si occupa dei piani di spesa regionali, del piano regionale di sviluppo, ma non ha specifici rapporti di collaborazione con l'ufficio di statistica.

Va inoltre segnalata l'esistenza di alcuni osservatori legati a diversi servizi: se ne contano ben quindici, ma alcuni di questi non svolgono affatto attività statistica e non sono strutture consolidate, mentre altri, come quello sul turismo o quello sul lavoro, effettuano per lo più elaborazioni su dati ufficiali forniti dall'ufficio di statistica.

 

2.10    Nell'ipotesi in cui esista un Sistema statistico regionale (SISTAR) approfondire il tema dei rapporti tra l'ufficio di statistica della regione e gli altri soggetti del Sistema, distinguendo il caso in cui questi ultimi facciano parte anche del SISTAN. Rilevare gli eventuali aspetti problematici. Approfondire inoltre il tema della circolazione dei dati nell'ambito del SISTAR con particolare riguardo alla disciplina dell'interscambio di dati individuali e del trattamento dei dati personali.

 

I soggetti del SISTAR sono gli stessi che fanno parte del SISTAN, oltre ad un'unione di comuni e alle comunità montane che hanno firmato la convenzione per aderire al Sistema, a seguito dell'opera di promozione condotta dall'ufficio di statistica della Regione in circa due anni di vigenza della legge.

Quando il Sistema andrà a regime, in teoria non si dovrebbero avere problemi in merito allo scambio dei dati individuali e al trattamento dei dati personali. La Regione prevede che in generale i componenti del SISTAR possano accedere ai dati individuali detenuti dal Sistema: bisogna comunque cercare di realizzare il massimo interscambio di dati, anche se è necessario porre alcune regole tali da tutelare la riservatezza. Si tratta quindi di studiare un Sistema con diversi gradi di diffusione e diverse chiavi di accesso.

Va comunque segnalato che la scelta non è stata quella di calare dall'alto una nuova regolazione nei confronti degli uffici SISTAN presenti sul territorio regionale: altre Regioni hanno inserito nella legge istitutiva del SISTAR l'automatica adesione di tali uffici, mentre in questo caso si è lasciata la massima libertà ai soggetti, per i quali la scelta di aderire deve essere libera e dettata da proprie motivazioni.

 

3.    Punti di forza e aspetti critici

Punti di forza

·            La capacità di negoziazione - acquisizione di risorse nell'ambito dell'allocazione regionale. La fase di riassetto organizzativo regionale, e di conseguente redistribuzione del potere, mette in luce la capacità della dirigenza dell'ufficio di costruire le condizioni organizzative necessarie a far funzionare il servizio, contrastando la tendenza alla riduzione di risorse o all'introduzione di elementi che possano indebolire la funzione statistica. Rispecchiano tale capacità, ad esempio, l'approvazione della legge regionale istitutiva del SISTAR, che riafferma il modello dell'ufficio autonomo, e la recente acquisizione di otto funzionari in dotazione organica, con concorso riservato a statistici.

·            La chiara strategia organizzativa. Al di là del fatto che l’ufficio avrebbe bisogno di ulteriori unità di personale, il responsabile del servizio ha illustrato una chiara strategia organizzativa. L’ufficio è infatti caratterizzato da:

-         un nucleo di funzionari statistici “impostati a produrre”. Attualmente sono sei gli statistici presenti, ma il gruppo verrà portato a nove con il prossimo concorso;

-         un ampio elenco di rilevatori esterni, che funga da bacino di forza lavoro rapidamente attivabile quando si presenta l’esigenza di realizzare un’indagine;

-         un funzionario che si occupa degli aspetti contabili e amministrativi, relativi a gare e contratti, ma anche ad una gestione amministrativa efficiente dei rilevatori esterni, per evitare che vincoli o problemi amministrativi rallentino i processi di rilevazione;

-         collaboratori diplomati (di ex sesta qualifica) professionalizzati sul fronte della grafica e delle pubblicazioni, in grado di consegnare alla tipografia un prodotto pronto da mandare in stampa, oppure di produrre internamente, con gli strumenti disponibili le pubblicazioni meno impegnative.

Aspetti critici

·    La scarsa attenzione del sistema di governo alla funzione statistica. Secondo il Direttore del Servizio sistema informativo statistico, il principale punto critico politico è che in generale il sistema di governo non spende risorse sulla funzione statistica. E' emblematico, a riguardo, il fatto che la recente legge regionale istitutiva del SISTAR sia stata presentata su iniziativa del Consiglio Regionale, mentre la Giunta non ha avuto un ruolo primario nel sostenere la legge e nel farla approvare in consiglio. Il personale politico concepisce la statistica più come una attività "da biblioteca", che non come i numeri utili per orientare e confermare o meno una azione politica. Soltanto quando l'importanza di alcuni dati diventa evidente, questo suscita l'attenzione del politico, come è avvenuto nel caso recente dell'impennata dell'export marchigiano.

·    Il coinvolgimento limitato dell'ufficio di statistica nella progettazione dei sistemi informativi. Senza il coinvolgimento degli statistici nella fase progettuale difficilmente si riescono ad estrarre informazioni rilevanti, sprecando un potenziale enorme. Rispetto alla ricchezza degli archivi regionali, sono pochi i casi in cui l'ufficio di statistica ha potuto intervenire in questo senso (ad esempio nel settore agricoltura, o nei servizi sociali).

·    La difficoltà di attuare l'autonomia e l'indipendenza della funzione. Secondo la dirigente responsabile dell'ufficio statistiche, una piena indipendenza dagli organi politici è in generale difficile da praticare, semplicemente perché secondo il nuovo assetto della dirigenza pubblica, gli incarichi dirigenziali sono assegnati dalla giunta. Da un lato, dunque, il responsabile dell'ufficio di statistica ha il dovere di garantire l'indipendenza dell'informazione, in quanto componente del Sistema Statistico Nazionale, dall'altro non è del tutto al riparo da eventuali pressioni. Inoltre, l'eventuale collocazione del responsabile alle dipendenze di un altro dirigente, come si sta attualmente discutendo nella Regione Marche, pone ulteriori vincoli all'esercizio della funzione.



[1] Art.7 c.5  L.R. n.6/1999: "La Giunta regionale provvede con atto deliberativo, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge e nei limiti generali dell'organico di cui all'articolo 8, comma 1, della L.R. 30/1990, alla definizione dell'organico del servizio sistema informativo statistico e alla sua ristrutturazione, in rapporto ai compiti assegnati al servizio dalla presente legge".