L’UFFICIO DI STATISTICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA

1.    Principali caratteristiche del caso

L’ufficio di statistica e toponomastica del Comune di Reggio Emilia è stato istituto negli anni cinquanta, assumendo già dai primi anni di attività una particolare vocazione alla produzione di informazioni per il territorio. Si tratta di una connotazione particolare da una parte confermata osservando la qualità della produzione statistico informativa relativa al territorio e dall’altra in sintonia con le priorità individuate dal vertice amministrativo comunale[1].

E’ tenendo in considerazione il contesto in cui si colloca e che si tratta di un ufficio con 6 addetti in tutto, Responsabile compreso, che è possibile capire qual è il legame tra le relazioni e le attività svolte e l’Amministrazione di appartenenza.

Figura 1. Organigramma del Comune di Reggio Emilia


L’ufficio di statistica è una struttura di linea di 2^ livello, con collocazione organizzativa nell’ambito dell’Area Affari Generali Relazioni esterne e risorse.

L’articolazione organizzativa interna è informale e prevede due “aree”: una per la statistica, relativamente alle attività statistiche di adempimento al PSN e alla gestione dei dati per l’Amministrazione; una per la toponomastica, per la progettazione, la gestione del sistema informativo per il territorio e l’aggiornamento del piano topografico. Si sta valutando l’ipotesi di ricollocare l’ufficio entro l’Area programmazione territoriale. Il Responsabile dell’ufficio ritiene che questo possa dare maggiore rispondenza alla vocazione dell’ufficio e stabilire un canale di lavoro diretto con l’ufficio SIT[2]. Si ritiene che la ricollocazione non ne possa mortificare la visibilità ma che bensì ne possa ulteriormente favorire l’integrazione e la visibilità all’interno dell’Amministrazione. La visibilità dell’ufficio è discreta sia internamente che esternamente. Si ha conferma di questo sia dall’entità delle relazioni interne ed esterne sia dalla modalità di comunicazione: le attività di collaborazione e le richieste di dati e informazioni sono dirette sia con gli altri uffici dell’Amministrazione che con i soggetti pubblici o privati esterni.

 

Il personale addetto all’ufficio di statistica è di 6 unità in tutto. Il Responsabile è inquadrato nella categoria D1, ha il profilo di istruttore direttivo statistico e ha un diploma di Geometra. Tra gli altri addetti due hanno il profilo di istruttore statistico e hanno la responsabilità sulle statistiche ISTAT, un’altro è istruttore amministrativo e si occupa delle attività di segreteria. Il geometra e il disegnatore si occupano rispettivamente della toponomastica e dell’aggiornamento cartografico.

Tabella 1. Personale dell’ufficio di statistica

Posizione giuridica

Titolo di studio

Unità

Area professionale

Dirigenti

-

-

-

Dipendenti area D

Diploma di scuola media superiore (1)

1

Istruttore direttivo statistico

Dipendenti area C

Diploma di scuola media superiore (5)

5*

 

Istruttore statistico

Istruttore amministrativo

Geometra

Disegnatore

Dipendenti area B

-

-

-

Dipendenti area A

-

-

-

Personale a contratto

-

-

-

*Comprende 1 dipendente che svolge attività non statistica (Disegnatore per la toponomastica).

 

Lo sviluppo delle attività, dei prodotti e dei servizi è tendenzialmente più qualitativo che quantitativo. Esistono infatti due sistemi informativi in cui si “patrimonializzano” le attività e i prodotti dell’ufficio:

1.      Il sistema informativo delle statistiche ISTAT, i cui dati su incidenti stradali, opere pubbliche, attività edilizia e demografia vengono raccolti, elaborati e utilizzati sia a fini statistici sia a fini amministrativi[3]. Le attività non si esauriscono però nelle rilevazioni. Le indagini che hanno rappresentatività per l’Amministrazione vengono elaborate più approfonditamente per la produzione di informazioni utili per gestire, programmare e informare. I dati relativi agli incidenti stradali e alla produzione dell’attività edilizia privata vengono, ad esempio, annualmente raccolti e diffusi tramite dei Rapporti monografici. Questi rapporti vengono offerti ma anche domandati dagli uffici dell’Amministrazione direttamente interessati dai fenomeni osservati: come ad esempio l’Ufficio al traffico e l’Ufficio alla pianificazione urbana. I dati demografici, in condivisione con Anagrafe e CED, vengono forniti a diversi utenti interni ed esterni. Tra gli utenti interni vi sono, ad esempio, gli amministratori, il sindaco, i dirigenti, che in occasione di riunioni, conferenze stampa e pubblicazioni si informano sull’andamento demografico e sui fattori rilevanti legati alla demografia[4].

2.      Il sistema informativo territoriale, costituito da sei livelli di stratificazione: sezioni di censimento, CTR viabilità, corsi d’acqua e linee di livello, catasto, assi strada, basi territoriali, piano regolatore. Questo sistema informativo è costantemente aggiornato e viene gestito in parte con degli applicativi software e in parte in cartografia cartacea. Mentre è possibile conoscere fino al massimo livello di disaggregazione il dato sulla popolazione, sulle opere pubbliche e sull’edilizia privata con l’ausilio di sistemi software, non esistono software per gli altri livelli informativi. Sostanzialmente il sistema informativo per il territorio esiste ma non è ancora integralmente informatizzato. Ciò significa che le potenzialità del sistema non vengono sfruttate appieno dall’Amministrazione. I vincoli per l’implementazione di un sistema informativo territoriale informatizzato risultano essere sia di tipo tecnico (competenze e risorse finanziarie adeguate) che di tipo politico (coinvolgimento di soggetti interni ed esterni all’Amministrazione e scelta del soggetto gestore del sistema). Mentre attualmente sono coinvolti solo Statistica, Demografia e Concessioni edilizie si può ipotizzare la partecipazione di altri soggetti: altri uffici dell’Amministrazione (come ad esempio, sport e cultura e servizi sociali, in modo da integrare le informazioni sul territorio anche relativamente alla situazione socio/culturale), il registro imprese della CCIAA (per creare integrazione, oltre che con l’anagrafe della popolazione, anche con l’anagrafe delle imprese), l’azienda consortile trasporti pubblici locali ACT (per avere un quadro completo del funzionamento e della copertura dei trasporti pubblici locali rispetto alla viabilità), l’Azienda Gas Acqua e Rifiuti (AGAC) ed anche ENEL e TELECOM (in modo da integrare le informazioni sulle utenze attive con i dati su nuclei familiari e situazione abitativa degli alloggi pubblici e privati).

 

L’impiego di entrambi i sistemi informativi consente di assolvere al debito informativo nei confronti dell’ISTAT, di fornire consulenza all’Amministrazione e di soddisfare le richieste provenienti periodicamente da un diversificato gruppo di soggetti esterni all’Amministrazione.

 

Vi sono infine altre attività complementari: le pubblicazioni effettuate in collaborazione con l’Osservatorio permanente per la famiglia e con altri soggetti esterni all’Amministrazione e l’aggiornamento dei contenuti della sezione dedicata del sito Internet[5]. L’ufficio, tra l’altro, è al livello C del progetto CENSUS 2000 dell’ISTAT.

 

Complessivamente, le attività dell’ufficio di statistica, rispetto all’impiego di tempo e personale possono essere ripartite come segue:

Tabella 2. Ripartizione percentuale delle attività

Tipologia di attività

% di tempo impegnato

Adempimenti relativi ai lavori del PSN

50%

Statistiche non PSN relative al territorio

30%

Consulenza statistica per altri settori/uffici

10%

Attività aggiuntive o complementari

10%

Totali

100%

 

Dall’osservazione più dettagliata delle attività svolte e dei prodotti offerti, si conferma il legame causale tra le caratteristiche dell’ufficio di statistica e il contesto organizzativo culturale dell’Amministrazione comunale entro cui esso opera. L’esistenza di chiare priorità dettate dal vertice amministrativo, a favore del territorio, dell’ambiente, della sicurezza e dei servizi sociali, fa sì che l’ufficio di statistica orienti la propria offerta verso prodotti mirati al sostegno del perseguimento della mission amministrativa.

 

L’ufficio di statistica oggetto di questo studio di caso è di dimensioni limitate: 6 addetti in tutto per un budget di spesa che risulta dello 0,05% rispetto al budget di spesa complessivo dell’Amministrazione di appartenenza. Considerato il fattore dimensionale e il rapporto tra il lavoro svolto e le risorse umane, non vengono impiegati veri e propri strumenti di direzione e programmazione. Esistono dei programmi di lavoro che periodicamente il Responsabile redige, ma si tratta di strumenti del tutto informali e la cui utilizzazione è molto flessibile.

 

Questo ufficio di statistica è orientato a fornire i propri servizi sia agli utenti interni che esterni. Ogni anno l’ufficio evade circa 450 richieste informative su demografia, territorio e statistiche ISTAT. Si ricorda anche l’esistenza di una sezione dedicata sul sito Internet alle statistiche, di una biblioteca e di una postazione di lavoro aperta al pubblico tutti i giorni, durante l’orario di ufficio, di un discreto numero di pubblicazioni e di rapporti periodici prodotti e finanziati sia per gli utenti interni che per gli utenti esterni.

 

Attualmente il sistema territoriale e il sistema delle statistiche ISTAT, soddisfano le esigenze informative espresse da istituti di credito, catene di distribuzione alimentare e supermercati, agenzie immobiliari, privati, università, studenti universitari, AGAC, AUSL, ARPA[6], scuole dell’obbligo e, naturalmente, alcune delle esigenze degli altri uffici dell’Amministrazione. Talvolta con alcuni di questi soggetti, inoltre, si collabora per la realizzazione di studi e ricerche.

Ogni anno, periodicamente, arrivano richieste di dati statistici sulla demografia e di informazioni sulle caratteristiche di alcune micro o macro-zone del territorio e delle prospettive di sviluppo per il futuro. Si tratta di richieste che provengono avvolte dagli studenti universitari, a cui è anche consentito di lavorare in una postazione presso l’ufficio di statistica e di consultare le banche dati e gli archivi esistenti. Si tratta, altre volte, di imprese operanti nei diversi settori, da quello finanziario al quello alimentare, che chiedono informazioni circa la consistenza e le caratteristiche demografiche della popolazione, la qualità della viabilità e dei trasporti, lo stato delle opere pubbliche e delle costruzioni private in determinate zone del territorio comunale, per valutare la convenienza economica dei propri piani di insediamento commerciale. Anche le università sono interessate alle caratteristiche del territorio e ai dati demografici, soprattutto per effettuare specifici studi e ricerche[7]. L’AGAC chiede periodicamente dati demografici relativi agli isolati di censimento, che nel caso di Reggio Emilia sono corrispondenti alla sezione censuaria. Incrociando i dati di fornitura alle utenze AGAC e la numerazione civica interna che si sta completando in questo periodo, ad esempio, sarà possibile individuare tutti gli alloggi abitativi occupati e non occupati da un nucleo familiare e verificare il numero di utenze attive. Anche l’Ufficio scuole del Comune, chiede annualmente i dati demografici per classi di età per programmare di anno in anno i servizi scolastici.

Con altri soggetti regionali, come l’Assessorato alla Mobilità della Regione, l’ARPA, l’AUSL sono stati effettuati anche degli studi relativi al territorio successivamente pubblicati[8]. Ogni anno l’Assessorato alla Mobilità della Regione pubblica il rapporto annuale sugli incidenti stradali, alla cui base informativa collabora, per il Comune di Reggio Emilia, l’ufficio di statistica.

 

Per quanto riguarda le relazioni con gli altri uffici dell’Amministrazione, come già anticipato, i rapporti di collaborazione sono, in parte minore, con il vertice e, in parte preponderante, con gli uffici di linea e staff.

Al vertice amministrativo vengono forniti dati demografici, con raffronto all’Emilia Romagna e al territorio nazionale, occasionalmente richiesti per conferenze stampa, comunicati, articoli.

Per quanto riguarda gli uffici di linea, i rapporti sono periodici, oltre che con l’Anagrafe, con l’Osservatorio permanente per la famiglia dell’Area Servizi alla persona e con diversi uffici dell’Area Programmazione territoriale[9]. In particolare, con l’Osservatorio permanente per la famiglia si collabora alla realizzazione di pubblicazioni monografiche annuali di carattere sociale[10]. Una volta l’anno anche gli asili nido e gli asili infantili chiedono i dati sulla popolazione per programmare la fornitura dei servizi alle famiglie. Con gli uffici tecnici invece la collaborazione è costante nel tempo e ha ad oggetto la fornitura di dati su demografia, incidenti stradali, cartografia del territorio, toponomastica, opere pubbliche, edilizia privata: tutti dati raccolti ed elaborati non solo per adempimento PSN ma soprattutto per la programmazione degli interventi sul territorio[11].

Queste informazioni servono soprattutto per orientare la politica di pianificazione urbana di medio/lungo termine. Un esempio: se molte opere sono appena state terminate o sono in via di completamento e risultano più che sufficienti per le esigenze della popolazione abitante e dell’Amministrazione, è evidente che l’espansione urbanistica non è lo strumento strategico su cui conviene investire negli anni successivi. E’ anche evidente che non sempre queste indicazioni, preziose per la programmazione, sono state seguite. Non sempre la produzione di statistiche è gradita laddove debbano intervenire scelte di carattere puramente politico.

 

L’ufficio di statistica non ha piena conoscenza dell’entità e della qualità dei sistemi informativi in uso presso gli altri uffici. A parte gli archivi e le elaborazioni dell’Osservatorio delle famiglie e il Servizio per il SIT che, come già detto, è ancora in implementazione, non si sa dell’esistenza di archivi e sistemi informativi. In questo senso i sistemi informativi dell’Anagrafe, dell’ufficio di statistica e dell’Ufficio concessioni edilizie sono fortemente integrati, vengono utilizzati sia a fini statistici che a fini amministrativi e sono in condivisione, ma non si può dire che accada la stessa cosa anche per il resto dell’Amministrazione.

 

Le relazioni sono complessivamente distribuite tra soggetti interni e soggetti esterni. Come si vede, tra i soggetti interni non compare l’Ufficio del controllo interno. All’interno dell’Amministrazione, in staff al Sindaco, è istituito, ai sensi del d.lgs. n. 286/99 l’Ufficio del controllo interno. I rapporti con questo ufficio sono inesistenti, sia per il controllo di gestione che per la valutazione del personale. Da una parte il controllo di gestione ha un carattere più contabile che programmatorio, esaurendosi nella redazione del Piano Esecutivo di Gestione, dall’altra il Nucleo di valutazione non si avvale di un vero e proprio sotto sistema informativo del personale.

 

Tabella 3. Relazioni interne ed esterne all’Amministrazione

Tipologia

Peso %

Soggetti

 

 

Relazioni interne

 

 

50%

-          Sindaco e Assessori

-          Osservatorio permanente della famiglia

-          Asili nido e Asili infantili

-          Ufficio concessioni edilizie

-          Ufficio traffico

-          Ufficio S.I.T.

 

 

 

 

Relazioni esterne

 

 

 

 

50%

-          Università e studenti universitari

-          Agenzie ed Aziende di fornitura di servizi locali e/o regionali (AGAC, ARPA)

-          Azienda Unità Sanitaria Locale

-          Regione Emilia Romagna

-          Provincia di Reggio Emilia

-          Istituti di credito

-          Industrie della distribuzione alimentare e supermercati

-          Agenzie Immobiliari

 

Considerato che le relazioni con gli altri uffici/settori sono frequenti, mentre quelle con il vertice amministrativo sono più sporadiche, complessivamente il grado di integrazione con la struttura è significativo.

Per quanto riguarda le istituzioni locali, i rapporti di collaborazione e/o informativi sono più frequenti e variegati con i soggetti pubblici.

Infine, l’integrazione con la comunità professionale si riferisce essenzialmente alla collaborazione con le Università, mentre si possono considerare meno rilevanti i rapporti con l’ISTAT e gli altri uffici di statistica.

 

Il responsabile dell’ufficio di statistica percepisce che la domanda potenziale dell’utenza interna ed esterna all’Amministrazione è superiore alla domanda effettiva. Parte della domanda potenziale è espressa, parte è invece frutto della percezione del responsabile dell’ufficio di statistica.

 

Tabella 4. Utenza effettiva e potenziale dell’ufficio di statistica

Tipologia di utenza

Soggetti

Oggetto effettivo

della domanda

Oggetto potenziale

della domanda

Collettività locale soggetti privati

Studenti universitari, Istituti di credito, Industrie della distribuzione alimentare e supermercati, Agenzie Immobiliari

Analisi per zona del territorio comunale rispetto alle caratteristiche demografiche, alla realizzazione del Piano Regolatore e alle caratteristiche morfologiche del territorio

In più rispetto all’oggetto effettivo: stato della viabilità e dei trasporti locali, mappa di insediamento dei servizi pubblici e privati, grado di concentrazione per tipologie di imprese

Istituzioni pubbliche a livello locale

Università, Agenzie ed Aziende di fornitura di servizi locali e/o regionali, AUSL, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia

Collaborazione per l’analisi per zona del territorio comunale rispetto alle caratteristiche demografiche e alle caratteristiche morfologiche del territorio

In più rispetto all’oggetto effettivo: collaborazione per l’analisi dei fattori di qualità dell’ambiente, del territorio e dei fattori socio economici.

In particolare per la Regione la collaborazione al Piano regionale dei trasporti

Vertice politico dell’Amministrazione

Sindaco e Assessori

Rapporti periodici prodotti su richiesta e relativi alle caratteristiche demografiche

Rapporti periodici integrati relativi all’analisi del territorio: viabilità, piano regolatore, demografia, qualità dell’ambiente, caratteristiche socio economiche

Altri settori dell’Amministrazione

Osservatorio permanente della famiglia, Asili nido e Asili infantili, Ufficio concessioni edilizie, Ufficio traffico, Ufficio S.I.T.

Dati ed analisi demografiche, rapporti periodici sugli incidenti stradali, stato delle opere pubbliche e dell’edilizia privata e stato di attuazione del Piano regolatore

Per gli uffici che producono servizi esterni:

Indagini sulla qualità dei servizi e sull’analisi della domanda

Per gli uffici che producono servizi interni:

Analisi integrate dei fattori del territorio: viabilità, trasporti pubblici, indagini sulla consistenza del traffico urbano.

 

Rispetto al set di utenti con cui l’ufficio colloquia periodicamente, si ritiene che possa essere ulteriormente ampliato. Uno strumento utile per offrire prodotti di stimolo alla domanda potenziale e per ampliare il set di utenti può essere l’informatizzazione del sistema informativo per il territorio e l’individuazione di una linea di azione rispetto alla gestione del sistema[12].

 

2.    Analisi di scostamento dalle direttive

 

2.1         Unicità dell'ufficio di statistica nell'ambito dell’Amministrazione di appartenenza.

 

Al Comune di Reggio Emilia la funzione statistica è propria ed unicamente dell’Ufficio di statistica e toponomastica. Gli altri uffici si avvalgono dei dati statistici e delle elaborazioni da questo fornite.

 

2.2        Se, e in che misura, l'ufficio di statistica del Comune contribuisce alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi dell'ente di appartenenza, nonché all'attuazione e gestione dell'interconnessione e del collegamento dei sistemi informativi statistici dell'Amministrazione di appartenenza sia all'interno della stessa sia con il Sistema statistico nazionale (art. 2, primo comma, della direttiva del Comstat n. 1/1991 e art. 6 del d.lgs. n. 322/1989).

 

L’ufficio di statistica ha propri archivi informativi che raccolgono dati statistici di diverso tipo. E’ stato progettato e parzialmente realizzato un sistema informativo per il territorio che implica la condivisione dei sistemi informativi di diversi uffici dell’Amministrazione. A parte questo, non emergono altre forme di sostegno e contributo alla promozione e allo sviluppo informatico degli archivi informativi a fini statistici degli altri uffici dell’Amministrazione di appartenenza. Non si ha una chiara percezione dell’esistenza e della consistenza dei sistemi informativi esistenti negli altri uffici. L’Osservatorio per la famiglia ha un sistema informativo, autonomamente progettato e gestito. L’interconnessione e il collegamento dei sistemi gestionale informativi è esistente sia con il Sistema statistico nazionale che con gli altri uffici dell’Amministrazione. A tale risultato l’ufficio ha potuto contribuire più come cliente che come fornitore interno o attore promotore.

 

2.3        Se, e in che misura, l'ufficio di statistica esprime il proprio parere tecnico nei casi previsti dall'art. 3, terzo comma, della direttiva del Comstat n. 2/1991.

 

Il parere tecnico dell’ufficio di statistica non viene mai chiesto. Non si ha nemmeno una chiara percezione di se e quanti atti amministrativi emanati facciano realmente uso di dati statistici.

 

2.4        Qual è il grado di partecipazione del rappresentante dell'ufficio di statistica del comune capoluogo all'attività del Gruppo di lavoro presso la Prefettura (punto 2 della direttiva del Comstat n. 5/1991).

 

Il grado è nullo. In circa dieci anni il Gruppo di lavoro si è riunito una sola volta. L’unica attività che viene svolta dall’ufficio di statistica della Prefettura è l’invio di solleciti ai soggetti inadempienti per le rilevazioni.

 

2.5        Quali sono i contenuti e gli aspetti critici nell'interscambio dei dati con gli enti titolari di rilevazioni  comprese nel programma statistico nazionale e con gli altri soggetti (artt. 2 e 3 della direttiva del Comstat n. 3/1991). Occorre distinguere il caso in cui l'ufficio di statistica si limita a trasmettere i dati da quello in cui detto ufficio fornisce un reale valore aggiunto effettuando, ad esempio, delle elaborazioni specifiche dei medesimi. 

 

Non si segnalano problemi relativamente alla trasmissione di dati agli altri uffici di statistica del SISTAN, alle richieste di dati all’ISTAT o ad altri uffici di statistica del SISTAN, alla riservatezza dei dati e all’osservanza delle metodologie stabilite per le elaborazioni. Si segnala invece qualche problema relativamente ai controlli che l’ISTAT effettua sui dati delle rilevazioni ai fini del PSN: talvolta l’ufficio di statistica non si vede riconosciuta la validità di alcuni singoli questionari somministrati e soprattutto non riesce a conoscerne la motivazione.

 

2.6        Effettivo grado di autonomia organizzativa e funzionale dell'ufficio di statistica (circolare n.1/SISTAN del 1994).

 

L’ufficio di statistica è un ufficio di 2^ livello, collocato nell’Area Affari Generali Relazioni esterne e risorse del Comune. Le funzioni sono organicamente distinte da quelle degli altri uffici, le dotazioni umane e strumentali sono proprie e il Responsabile gode di autonomia operativa relativamente alla programmazione e allo svolgimento delle attività dell’ufficio.

 

2.7        (Pur essendo prescritto espressamente solo per le Amministrazioni dello Stato) Si chiede di conoscere se e che relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica del Comune e le strutture preposte al controllo interno (art. 1, terzo comma, del d.lgs. n. 286/1999).

 

Esiste il Servizio Controllo Interno, in staff al vertice amministrativo, in cui convergono il controllo di gestione e il nucleo di valutazione riferiti al d.lgs. n. 286/99. Non vi sono rapporti tra questa struttura e l’ufficio di statistica. A parte gli indicatori di bilancio, la cui produzione è obbligatoria per legge, non esistono forme di raccolta e utilizzazione delle informazioni sugli eventi di gestione che abbiano rilevanza statistica e che coinvolgano l’ufficio di statistica.

 

2.8        Se e che tipo di relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli uffici comunali di studio e/o programmazione.

 

Mentre esistono gli uffici e le funzioni del controllo interno, non esistono altri uffici di studio e ricerca al di là dell’Osservatorio per la famiglia dell’Area Servizi alla Persona. Questo Osservatorio è del Comune ed è l’unica sede, formale e informale, di ricerca. E’ stato avviato con la collaborazione dell’ufficio di statistica e con questo collabora periodicamente per alcune iniziative di carattere sociale. Non esistono altri uffici di ricerca.

 

2.9        Se e che tipo di relazioni intercorrono tra l'ufficio di statistica e gli organi politici ed amministrativi di vertice dell'amministrazione di appartenenza (in particolare sindaco, segretario generale, singoli assessorati etc.).

 

Vi sono relazioni sporadiche che si esauriscono nella fornitura sporadica di dati anagrafici su richiesta degli assessorati o nella fornitura di altri dati utili per preparare comunicati stampa. Le relazioni sono mediate dalla struttura amministrativa dell’ente.

3.    Punti di forza e aspetti critici

 

Punti di forza

·              La chiarezza delle priorità dell’Amministrazione. I temi prioritari di intervento sono chiari, e l’articolazione organizzativa rispecchia sia le priorità sia il portato storico dell’Amministrazione comunale. Portato storico e priorità che sono simili a quelli dell’ufficio di statistica: attitudine alle politiche del territorio, agli aspetti socio demografici, alla sicurezza e all’ambiente. La chiarezza della mission individuata dal vertice amministrativo è un carattere non facilmente rintracciabile nella maggioranza delle Amministrazioni pubbliche, per questo è uno dei punti di forza più evidenti.

·              L’autonomia, dal punto di vista finanziario ed operativo. L’uso delle risorse finanziarie assegnate nel Peg è deciso dal Responsabile, come anche la pianificazione delle attività statistiche. Le relazioni interne ed esterne vengono gestite correntemente sia dal Responsabile sia dagli addetti, senza passaggio obbligato dal dirigente di Area.

·              La visibilità, sia all’interno che all’esterno dell’Amministrazione. Questa condizione è evidente osservando sia il grado di autonomia sia la quantità e la frequenza delle relazioni interne ed esterne. Le proposte di collaborazione e le richieste d’altronde arrivano direttamente all’ufficio di statistica senza passaggi indiretti e ciò significa che è ben chiara l’esistenza, la collocazione e l’oggetto di attività dell’ufficio di statistica.

·              Le modalità di comunicazione. Le richieste di dati vengono inoltrate direttamente all’ufficio, senza passaggi obbligati dal Responsabile dell’Area di appartenenza. Stessa coda accade per le richieste di dati che provengono dagli altri uffici dell’Amministrazione. Anche le attività di collaborazione con le Università e gli Enti territoriali (AGAC, ARPA, ecc.) vengono gestite direttamente dall’ufficio di statistica, senza vincoli di genere. Che la comunicazione sia diretta è, come già detto, prova della visibilità di cui gode l’ufficio.

·              La capacità di risposta all’utenza interna ed esterna. Nel corso del 2000 è stata data risposta a 450 richieste di dati pervenute dall’interno e dall’esterno dell’Amministrazione. L’ufficio è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 16.30 e talvolta consente agli utenti l’accesso diretto alle informazioni e alle documentazioni da una postazione computer o dalla biblioteca interna. I rapporti sui dati demografici e i dati del territorio che provengono sia dal vertice amministrativo, sia dagli utenti esterni all’Amministrazione vengono prodotti periodicamente. I tempi di risposta di tutte queste attività sono brevi e la qualità è corrispondente alle attese: le richieste vengono periodicamente rinnovate e sono tendenzialmente crescenti nel tempo.

·              L’esistenza del profilo professionale statistico. L’esistenza del profilo professionale da una parte riconosce la professionalità specifica degli addetti alla statistica e dall’altra prova che il contesto culturale dell’Amministrazione è perlomeno positivamente predisposto alla crescita della funzione statistica.

 

Aspetti critici

·              La sensibilità culturale del vertice amministrativo alla statistica. L’attitudine all’uso della statistica è discreta, ma il canale di veicolazione della domanda/offerta tra il vertice amministrativo e l’ufficio di statistica è la struttura amministrativa. Anche se molte di queste informazioni non arrivano direttamente al vertice amministrativo comunque contribuiscono alla gestione e alla pianificazione dei prodotti e dei servizi comunali. Questo meccanismo funziona, ma nel momento in cui si presenta la possibilità di mettere in piedi un vero e proprio sistema informativo territoriale, se ne verifica la fattibilità e si manifesta l’interesse di soggetti esterni all’Amministrazione, il vertice amministrativo tarda ad assumere una posizione chiara o quantomeno tempestiva. Probabilmente manca la piena consapevolezza dell’impatto indiretto che questo strumento di vera e propria pianificazione territoriale può avere sulla qualità dei prodotti e dei servizi comunali. La cultura amministrativa dell’uso della statistica è in questo Comune discreta ma forse non  ancora pronta per compiere un salto di qualità.

·              La percezione dell’esistenza di sistemi e archivi informativi strutturati. Sostanzialmente l’ufficio di statistica non sembra avere una chiara percezione dell’esistenza di archivi informativi strutturati nei diversi uffici dell’Amministrazione di appartenenza. A questo si aggiunge che il sostegno alla creazione di archivi e sistemi informativi a fini statistici è un’attività che l’ufficio, per ora, non prende in considerazione tra le proprie;

·              Un’altra criticità minore è relativa all’uso di alcuni strumenti informatici di carattere specialistico come, ad esempio, ACCESS, AUTOCAD e SPSS. La presenza di un addetto esperto di informatica potrebbe risolvere diversi piccoli problemi di carattere operativo legati all’impiego delle banche dati e consentire l’avvio, seppure a piccoli passi, dell’informatizzazione del sistema informativo territoriale.



[1] L’ambiente, la viabilità, i trasporti, lo sviluppo urbanistico, la lotta alla microcriminalità e, per lunga tradizione, i servizi sociali

[2] L’Ufficio SIT è stato istituito solo formalmente e dovrebbe gestire nel futuro il sistema informativo per il territorio e il Piano regolatore.

[3] Appartengono a questo sistema anche le rilevazioni ISTAT effettuate esclusivamente per adempimento al PSN, relativamente a prezzi al consumo,  forze lavoro, multiscopo, consumi e panel, che non vengono utilizzati a fini amministrativi perché non rappresentativi.

[4] Immigrazione, età media della popolazione, zone di maggiore insediamento, ecc.

[5] www.municipio.re.it/statistica/

 

[6] Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emilia Romagna. L’ARPA si configura come Agenzia che effettua il controllo, la protezione ambientale e la prevenzione per la salute e l'ambiente. Progetta, realizza e utilizza strumenti di comunicazione, informatizzazione e ricerca.

[7] In collaborazione con il Dipartimento di  Economia di Parma è stata condotta un’indagine di Analisi dei fattori problematici nel Comune di Reggio Emilia[7]. E’ anche in corso la stipula di una convenzione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Reggio Emilia per l’avvio di studi dedicati all’analisi della territorializzazione delle aziende agricole per il censimento dell’agricoltura.

 

[8] Uno studio settoriale è stato condotto in collaborazione con l’AUSL di Reggio Emilia. Per migliorare la soglia di conoscenza dei problemi ambientali e per produrre uno strumento di informazione per la popolazione, il Sistema Informativo Locale (SIL) dell’AUSL di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Ufficio di statistica del Comune ha effettuato un Sondaggio di opinione sulla percezione dei rischi ambientali. In questo caso l’Ufficio di statistica ha fornito una mappa del territorio comunale graduato con i diversi indicatori di rischio ambientale.

[9] Ufficio catasto, Ufficio concessioni edilizie, Ufficio Piano regolatore, Ufficio del traffico urbano.

[10] La collana, denominata Strumenti,  giunge al quinto numero di pubblicazione nel corso del 2001. Ogni anno, individuato il tema di studio, l’Ufficio di statistica fornisce all’Osservatorio la base informativa di dati demografici elaborati e commentati per quanto attiene alle statistiche.

[11] Un esempio: ogni anno l’Ufficio del traffico urbano chiede all’Ufficio di statistica il Rapporto sugli incidenti stradali a Reggio Emilia. Sulla base del rapporto annuale è possibile individuare le aree di circolazione, ovvero gli incroci e gli assi strada, in cui avvengono con più frequenza gli incidenti. Individuati i punti di snodo del traffico che risultano più a rischio si apportano le modifiche alla circolazione urbana: al posto di un incrocio senza semaforo si costruisce una rotatoria. Osservando invece la frequenza oraria, settimanale e mensile degli incidenti è possibile pianificare gli interventi del corpo di polizia municipale per il monitoraggio del traffico nelle diverse aree. I dati sulle circostanze possono evidenziare quali siano le cause principali degli incidenti, come ad esempio, l’eccesso di velocità, i sorpassi, il diritto di precedenza, la visibilità. L’utilità del Rapporto è quindi molteplice. Sono già stati conseguiti dei risultati migliorativi della sicurezza del traffico urbano.

[12] L’avvio del sistema informativo consentirebbe di produrre analisi del territorio integrate rispetto ai diversi aspetti che lo caratterizzano, di utilità sia interna che esterna all’Amministrazione stessa: ad esempio, con lo sviluppo integrato del sistema informativo del territorio sarebbe possibile fare il controllo incrociato delle utenze AGAC e TELECOM con i dati anagrafici per individuare eventuali discrepanze tra quanto dichiarato e quanto esistente in termini di utenze attive.