La ricerca si pone i seguenti obiettivi:
1. Quantificare la mobilità del personale delle amministrazioni ministeriali e PCM e delle amministrazioni regionali attraverso la definizione di alcuni indici di mobilità.
2. Verificare se il fenomeno della mobilità è condizionato da alcune caratteristiche del dipendente: genere, età, anzianità di servizio, titolo studio, posizione economica e luogo di nascita.
3. Individuare i principali fenomeni esplicativi della mobilità e se possibile valutare quale sia il peso che ciascuno di essi assume nel contesto complessivo.
4. Verificare se a seguito dei mutamenti e delle innovazioni introdotte nel corso dell’ultimo decennio, inerenti fenomeni di “mobilità”, vi sia stato un significativo cambiamento nell’applicazione degli istituti.
5. Stimare ed analizzare gli indici di mobilità per tipologia di amministrazione ed eventualmente per singola amministrazione.
La fase preliminare del progetto prevede, inizialmente, un lavoro di raccolta e analisi della normativa tesa ad individuare le modalità che permettono di effettuare cambiamenti o “mobilità” (ad esempio: gli istituti, i concorsi, l’ordine di servizio, l’aggregazione di ministeri, i C.C.N.£ eccetera). La fase ulteriore vede al centro la determinazione di indicatori per misurare le “mobilità”.
L’indagine è campionaria e prevede la somministrazione di un questionario a circa 6.000 dipendenti provenienti da due campioni distinti, uno di 4.000 unità relativo alle amministrazioni ministeriali e PCM (circa 220.000 dipendenti), l’altro di 2.000 unità relativo alle amministrazioni regionali (circa 99.000 dipendenti). La rilevazione verrà effettuata con la tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing). Il progetto produrrà due report finali, uno per ciascuno dei comparti presi in esame, che costituiranno la fonte informativa primaria per la realizzazione della sezione sulla mobilità dei dipendenti pubblici da inserire nel 2° numero dell’annuario ISTAT sulla Pubblica Amministrazione.