Il lavoro, rispettando la progettazione iniziale, voleva porre l’accento sui processi di delega già in atto da tempo per valutare se il trasferimento, in termini di risorse umane e tecniche, fosse stato sufficiente a garantire la piena attuazione dei poteri conferiti alle amministrazioni locali.
Dalle riunioni avute con i responsabili dei dipartimenti individuati è successivamente emerso che la maggior parte dei compiti e delle funzioni trasferiti, previsti dalla normativa vigente (ex lege 59/97), di fatto non sono stati ancora resi operativi. Pertanto, si è deciso di concentrare l’analisi su di un unico processo, non di trasferimento bensì di interazione, che vede come interlocutori, da un lato, il dipartimento interventi socio-sanitari educativi per la qualità della vita della Regione e, dall’altro lato, le amministrazioni locali costituenti i neo distretti socio-sanitari, ovvero i comuni, i municipi del Comune di Roma e le Asl
In particolare, l’indagine ha monitorato la fase di sperimentazione relativa al processo di integrazione, che si è conclusa l’8 luglio 2002 e ha riguardato 21 dei 51 distretti presenti nel Lazio. L’analisi si basa sulle informazioni raccolte con interviste dirette effettuate ai responsabili delle amministrazioni locali, delle Asl e ai referenti della Regione.
L’obiettivo principale dell’indagine è stato quello di verificare le criticità del processo oltre a quello di instaurare un dialogo tra la Regione e le altre amministrazioni interessate che spesso, in tali circostanze, rimangono escluse dalla fase di progettazione degli interventi. Questo nuovo modo di agire della Regione, che evidenzia la volontà di condividere le scelte con le amministrazioni locali destinatarie degli interventi, è stato adottato con l’intento di migliorare sia le attività di progettazione, sia quelle di coordinamento e di verifica che le competono. Inoltre, valutare i giudizi espressi dai responsabili intervistati nelle amministrazioni locali è anche un modo per individuare le criticità connesse al processo di integrazione in atto e quindi un mezzo per supportare il management della Regione nelle fasi operative degli interventi.
Da quanto detto è ovvio che il fine dell’indagine non è né quello di ottenere un giudizio sull’operato della singola amministrazione o sulle attività svolte dal personale delle amministrazioni, né tantomeno quello di valutare il merito del processo di integrazione socio-sanitaria, ma iniziare un processo di cambiamento che permetta in tempi utili di portare le amministrazioni locali al tavolo decisionale e di individuare eventuali criticità da indicare ai dirigenti regionali in modo che possano intervenire efficacemente sulle problematiche esistenti.
- Anno: 2000/2001
- Committente: Regione Lazio
- Consorzio MIPA
- progetti
- Valutazione delle Politiche Pubbliche + Capacity Building
- Visite: 2479