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SISTAN - Modelli organizzativi degli
Uffici di statistica
studio di caso
L’UFFICIO DI STATISTICA DEL COMUNE DI VENEZIA
Fabio Lanzoni
Settembre 2001
L’UFFICIO DI STATISTICA DEL COMUNE DI VENEZIA |
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1 2 3 |
Analisi di scostamento dalle direttive Punti di forza e aspetti critici |
3 8 10 |
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1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 |
Contesto,
struttura e attività svolte Contesto
e struttura organizzativa Attività
svolte e relativi prodotti Meccanismi
di direzione, programmazione e controllo Aspetti positivi e aspetti critici rispetto al contesto
e alla struttura |
12 12 16 26 28 29 |
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2.1 2.2 |
31 31 33 |
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3.1 |
Aspetti positivi e critici relativi al personale |
34 36 |
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4 |
38 |
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5 |
39 39 |
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42 |
Il primo annuario statistico pubblicato dal comune di Venezia (secondo le informazioni note al dirigente dell’Ufficio) risale al 1939. Nonostante tale tradizione storica, dalla presente analisi emerge un elemento qualitativo incontrovertibile: l’Ufficio di statistica in questione ha una vocazione prettamente indirizzata agli adempimenti del PSN. Infatti, pur disponendo di un livello di professionalità soddisfacente, il Servizio statistica e Ricerca di Venezia risulta relativamente avulso dal resto dell’amministrazione comunale. Volendo motivare tale osservazione è utile evidenziare alcuni elementi caratterizzanti, che concernono l’articolazione organizzativa e i meccanismi di programmazione e controllo, il grado di sviluppo dell’attività, le risorse umane, strutturali e finanziarie ivi impiegate, i flussi relazionali esistenti.
A livello generale, risulta un’impostazione formale adeguata, pur con alcune criticità, ma il livello di coinvolgimento dell’Ufficio nella vita amministrativa del comune denota dei limiti di fondo. Ciò non significa, è bene ribadirlo, che l’amministrazione non colga l’importanza di tale funzione; però, soprattutto in relazione a progetti complessi, non ricorre direttamente all’Ufficio. Basti pensare, a titolo di esempio, che una recente indagine sulla soddisfazione degli utenti è stata affidata a una società esterna senza interessare l’Ufficio statistica, mentre anche le elaborazioni connesse ai risultati elettorali sono state effettuate da un’altra struttura (in particolare, una società mista partecipata dal comune, la Venis spa[1]). L’organigramma attuale è frutto di recenti modifiche[2] che hanno portato il Servizio nell’ambito della Direzione programmazione e controllo, a sua volta collocato in posizione di staff rispetto alla Direzione generale.
Nella tabella precedente è rappresentata l’articolazione interna, che individua quattro aree o meglio le Unità Organizzative Complesse.
La posizione nell’ambito della macrostruttura risulta favorevole, nel senso che garantisce una certa autonomia organizzativa e finanziaria, essendo l’Ufficio un centro di costo. I meccanismi di programmazione e controllo adottati definiscono gli obiettivi specifici, indicando i budget assegnati, gli obiettivi quantitativi e gli indicatori di controllo riferiti all’Ufficio. Ma se tale contesto di riferimento appare sicuramente evoluto sul piano metodologico, la preponderanza delle produzioni di carattere istituzionale e l’incidenza delle attività cosiddette aggiuntive confermano che la missione dell’Ufficio non è ancora andata oltre gli adempimenti per conto dell’Istat.
In particolare, obiettivi definibili di sviluppo sono enunciati e previsti, ma, secondo il dirigente del Servizio, non con uno sforzo adeguato al conseguimento dei medesimi, nei termini delle risorse umane e dell’impegno finanziario. Bisogna dire, comunque, che la riorganizzazione è relativamente recente, come anche l’istituzione della Direzione da cui dipende il Servizio: è auspicato, quindi, che la collocazione organizzativa nell’ambito di un centro decisionale, quale è la Direzione centrale Programmazione e Controllo, possa favorire un maggiore grado d’integrazione dell’Ufficio entro la struttura, che ancora non appare ancora sufficientemente sviluppato.
Con riferimento al personale, i 23 dipendenti impiegati denoterebbero una buona capacità di lavoro se fossero tutti adibiti alla funzione statistica. In realtà, solo il 60% delle risorse è dedicato a tale funzione, dato il peso relativo di attività definibili aggiuntive, quale l’ecografico e toponomastica e una biblioteca di carattere generale. Tale fattore, come risulta dalla seguente tabella, è un primo elemento caratterizzante.
Tipologia di
attività |
% di tempo
impegnato |
Risorse umane
impegnate |
Adempimenti relativi ai lavori
del PSN |
45 |
11 |
Statistiche non PSN relative al territorio |
10 |
3 |
Consulenza statistica per altri settori/uffici |
5 |
1 |
Attività aggiuntive o complementari (biblioteca – ecografico e toponomastica) |
40 |
8 |
Totali |
100 |
23 |
Rispetto alla dotazione informatica, il responsabile che cura l’amministrazione della rete evidenzia una sostanziale adeguatezza al carico di lavoro esistente, sia in termini quantitativi che qualitativi. Invece, rispetto ai sistemi informativi esistenti[3] segnala la necessità di un maggiore coordinamento dei medesimi.
Nel concreto, estrapolando il peso delle attività aggiuntive e complementari, l’espletamento della funzione statistica si concentra nelle attività che ruotano intorno all’Unita organizzativa Sistan, che ovviamente effettua le indagini campionarie e censuarie e i censimenti, assorbendo oltre l’80% del carico di lavoro. Inoltre, l’Ufficio cura la pubblicazione dell’Annuario statistico[4], che contiene un modello di previsione della popolazione, e di un Bollettino trimestrale[5], che presenta anche lo scadenziario relativo ai vari appuntamenti con le indagini Istat. Le fonti informative utilizzate per le pubblicazioni, secondo quanto evidenziato dal dirigente del Servizio, derivano da flussi informativi non esclusivamente correlati agli adempimenti PSN (in particolare, nella fornitura dei dati funzionali all’Annuario intervengono la Regione Veneto, l’Asl, l’Ufficio commercio del comune e l’Azienda di Promozione Turistica di Venezia).
Rispetto alle prospettive di sviluppo delle attività, buone potenzialità si intravedono dalla recente implementazione dell’Ufficio coordinamento osservatori, che ha l’ambizione di divenire un punto di riferimento dell’amministrazione, per quanto riguarda il soddisfacimento dei bisogni informativi che richiedono dati statistici standardizzati. Anche l’Unità che si occupa degli studi cartografici denota obiettivi di rilievo, dovendo riqualificare le basi informative territoriali e svolgere un’opera di coordinamento. Ma al primo Ufficio sono assegnate due unità (si prevede, comunque, il ricorso a stagisti) e al secondo una sola: di conseguenza, il dirigente segnala la difficoltà di sviluppare tali ambiti con il giusto peso che meriterebbero. Si consideri, inoltre, che allo sviluppo dell’Ufficio coordinamento osservatori sono riposte le speranze di attivare una maggiore collaborazione con gli altri uffici dell’amministrazione. Un’altra iniziativa da evidenziare sono le Statistiche interattive, che dovranno consentire un’interrogazione dinamica e personalizzata delle informazioni statistiche e quindi una maggiore interrelazione con soggetti esterni.
In sintesi, risulta che il livello attuale dell’attività denota soprattutto uno sviluppo sul piano quantitativo, anche se nel contempo esiste l’obiettivo di dedicare delle unità di personale ad attività non di adempimento PSN.
Con riferimento all’orientamento al servizio, risultano dei canali strutturati di diffusione dell’informazione statistica (quali l’Annuario, il Bollettino, le varie informazioni disponibili sul sito del comune, che concernono dati demografici, sui prezzi, incluso l’anticipazione, sul turismo). Emerge anche una certa propensione a innovare l’offerta (si veda il progetto relativo alle statistiche interattive), ma, come del resto accade in altri uffici, la programmazione delle attività non è ancora basata sui bisogni dell’utenza, mancando un processo di feedback a riguardo.
Con tali premesse, si ribadisce una della maggiori problematiche che riguardano il Servizio: escludendo le richieste di informazioni elementari, non vi è mai stato un reale coinvolgimento in progetti complessi. Infatti, come risulta dalla tabella di pag. 4 appare limitata la consulenza fornita agli altri settori. Ciò è vero soprattutto da un punto di vista qualitativo: il dirigente cita, approssimativamente, circa 30 richieste mensili, che però riguardano generalmente dati elementari (demografia, prezzi, meccanismi di rivalutazione).
Inoltre, il dirigente segnala che le risorse umane attualmente impiegate sono insufficienti per conseguire contemporaneamente sia obiettivi di mantenimento che di sviluppo, nonostante quelle esistenti denotino buoni requisiti: ne è prova la pubblicazione nell’Annuario del modello di previsione della popolazione. In sostanza, la capacità di cogliere la domanda potenziale esistente, sia verso gli altri uffici dell’amministrazione che effettuano statistiche in proprio ovvero le esternalizzano, sia verso soggetti esterni, pubblici e privati, deve necessariamente passare per un rafforzamento della dotazione organica e per una rivisitazione dell’articolazione organizzativa (a riguardo esiste un’ipotesi in discussione).
Le relazioni instaurate, riepilogate nella tabella successiva, risentono del contesto appena descritto. Si ripartiscono equamente tra l’interno dell’ente, con una prevalenza dei rapporti tra il personale del Servizio, e l’esterno dell’ente, soprattutto verso l’Istat. I rapporti con le altre Direzioni sono sporadici e funzionali agli adempimenti Sistan e alle pubblicazioni.
Come già detto, nei confronti degli altri settori dell’amministrazione non si può parlare di consulenza vera e propria: più che altro, il Servizio è interrogato per dati elementari, concernenti demografia e prezzi. Con il vertice politico le relazioni sono inesistenti. Il livello d’integrazione verso istituzioni locali denota dei flussi informativi instaurati con la Regione (Dipartimento prevenzione), l’Asl e l’Azienda del turismo locali; però, si tratta di scambi abbastanza routinari e legati soprattutto ai dati relativi alle pubblicazioni. Per quanto riguarda la comunità professionale, i rapporti si limitano essenzialmente alle relazioni con le amministrazioni del Sistan.
Da ultimo, con riferimento a soggetti privati, risulta che
le maggiori richieste provengono dagli studenti e, in tono minore, da altri
soggetti, quali imprese e istituti di credito. In ogni caso, l’oggetto concerne
essenzialmente dati elementari su demografia e prezzi (ad esempio, informazioni
funzionali agli insediamenti commerciali).
Tipologia di
relazioni |
Peso % |
Soggetti
coinvolti |
Relazioni interne |
50% |
q
Collaboratori Ufficio Statistica (prevalenti) q
Direzioni centrali: -
Programmazione e controllo -
Svil. Org.ivo, sist. Informativi, logistica -
Decentram. e municipalità (serv. demogr.) -
Aff. Generali, gare e contratti -
Ambiente e sicurezza territorio (Centro
previs. maree). q
Vertice politico (contatti con l’Ass. commercio in relazione
ai dati dell’annuario) |
Relazioni esterne |
50% |
-
Istat (prevalenti) -
Regione Veneto – Dip.prevenzione -
ASL 12 di Venezia -
Azienda Promozione Turistica Venezia -
Venis Spa * -
Studenti universitari -
Coses (Consorzio svil. econ. e sociale) -
Prefettura Rapporti
occasionali e richieste saltuarie
-
Provincia Venezia -
Comuni -
Istituti di credito -
Esercizi commerciali/servizi |
* Società partecipata dal
comune.
Nel seguito si
analizza l’effettività delle direttive, al fine di valutarne eventuali
scostamenti nell’attuazione delle medesime. Per semplificare la lettura si
riportano i passaggi concernenti la prassi emanata dal Sistan.
1.
Unicità dell'ufficio
di statistica nell'ambito della propria amministrazione.
L’Ufficio ha una sua unicità organizzativa e dipende dalla D.C.
programmazione e controllo. Però, in conseguenza delle problematiche segnalate
dal dirigente riguardanti l’integrazione con l’amministrazione, non può
assolutamente dirsi che la funzione statistica sia svolta unicamente
dall’Ufficio in questione[6].
L’Ufficio utilizza gli archivi anagrafici per finalità statistica, ma
non partecipa alle attività di progettazione e organizzazione degli stessi; più che altro, i dati sono
adattati all’utilizzo statistico. Infatti, secondo il dirigente, l’archivio
gestionale dell’anagrafe è un prodotto “preconfezionato” e senza una specifica
funzionalità statistica.
Mai rilasciato il parere in questione.
Il dirigente non ha mai partecipato a tali incontri.
Non si individuano particolari aspetti critici nell'interscambio dei
dati con gli enti titolari di rilevazioni
comprese nel PSN; il Servizio trasmette unicamente i dati e non fornisce
valore aggiunto nei termini di ulteriori elaborazioni.
L’Ufficio gode di autonomia organizzativa e funzionale, ovviamente entro i limiti stabiliti in sede di PEG, che individuano i valori obiettivo e i budget assegnati[7] al centro di costo in questione, come descritto nel par. 1.4.
Non vi sono relazioni tra l'Ufficio di statistica del Comune e il Nucleo di valutazione ex d.lgs 286/99; a riguardo, va segnalato che la riorganizzazione è ancora nella fase di rodaggio.
Il Servizio è collocato nella D.C. programmazione e controllo, che a sua volta interloquisce direttamente con il citato Nucleo di valutazione. Nella medesima Direzione è presente un Osservatorio per i lavori pubblici e gli interventi di salvaguardia: secondo quanto affermato dal dirigente dell’Ufficio statistica, tale osservatorio ha dei canali diretti con l’Istat e non risultano in essere rapporti rilevanti. Da segnalare l’istituzione dell’Ufficio coordinamento osservatori, che ha avviato dei contatti con alcune strutture esistenti nel comune[8].
Le relazioni con gli organi politici sono inesistenti. Su tale aspetto va precisato che il referente diretto sarebbe il sindaco. Si comprende il motivo, quindi, della difficoltà ad avere rapporti diretti. Forse, con una delega data ad eventuali assessori vi sarebbero maggiori possibilità di coinvolgimento.
3. Punti di forza e aspetti critici
Con tali premesse
è possibile individuare alcuni punti di forza, unitamente a diverse problematiche.
Tra i primi segnaliamo:
- la competenza tecnica del dirigente e di alcuni funzionari; nel complesso, emerge una buona efficienza per quanto riguarda l’effettuazione degli adempimenti connessi al PSN, sia con riferimento agli aspetti tecnici – sperimentazione in corso dei palmari e diffuso ricorso alla trasmissione telematica – sia rispetto alla flessibilità nel reperimento delle risorse esterne[9], in particolare i rilevatori, grazie all’esistenza di un apposito albo;
- l’individuazione di obiettivi di sviluppo potenzialmente capaci di porre la funzione statistica al servizio dell’amministrazione, come l’iniziativa di coordinare gli osservatori del comune, per la quale è stato istituito un apposito ufficio, e la predisposizione delle Statistiche interattive.
- la collocazione alle dipendenze di una Direzione Centrale che potenzialmente potrebbe consentire al Servizio una partecipazione alle attività di programmazione generale e al controllo di qualità (essendo questi, fra l’atro, alcuni degli obiettivi della Direzione in questione).
Per quanto
riguarda le criticità esistenti, dai colloqui intercorsi con il dirigente e i
responsabili delle Unità organizzative, emergono diverse questioni:
- l’insufficienza delle risorse umane indirizzate al conseguimento degli obiettivi di sviluppo, in particolare per quanto riguarda la costituzione dell’Ufficio coordinamento osservatori. Questa è una conseguenza indiretta del peso che rivestono le attività aggiuntive entro il Servizio; infatti, come conferma il dirigente, l’unità toponomastica ed ecografico assorbe circa il 40% del tempo impiegato nelle attività complessive.
- il mancato coinvolgimento dell’Ufficio in progetti complessi, sul piano dell’apporto metodologico dotato di valore aggiunto. Infatti, le maggiori richieste concernono dati semplici e non risultano, di conseguenza, massimizzate le risorse di cui dispone il Servizio.
- un diffuso senso di estraneità rispetto all’amministrazione, come conseguenza della scarsa partecipazione ai processi erogativi di servizi comunali. Da considerare che, anche da un punto di vista logistico, l’Ufficio è localizzato in una sede distaccata. Nella situazione ante riorganizzazione, invece, quando l’Ufficio era inserito entro i Rapporti con i cittadini e servizi di comunicazione, vi erano maggiori possibilità di interazione;
- l’opportunità di una rimodulazione dell’organizzazione interna - per la quale si stanno valutando le ipotesi di modifica già evidenziate - unitamente alla mancata istituzione del profilo di statistico. In particolare, il dirigente del Servizio propone un’unificazione degli uffici di Venezia e Mestre[10] e un’articolazione dell’Ufficio su due livelli di responsabili di servizio: servizio statistica e servizio ricerca (attualmente, invece, esiste un’unica unità con funzioni di responsabile del Servizio[11]). In tal modo, si potrebbe ovviare ad alcune problematiche concernenti la sovrapposizione dei ruoli e la motivazione del personale. Nel contempo, risulterebbe utile anche un’apposita struttura amministrativa, con funzioni di segreteria e gestione del personale.
SECONDA PARTE
L’Ufficio di statistica del comune di Venezia, secondo le informazioni note al dirigente, esiste sicuramente dal 1939, data del primo annuario statistico. In particolare, la denominazione corrente di Servizio Statistica e Ricerca deriva da una recente riorganizzazione della macrostruttura, effettuata dall’attuale amministrazione nel corso del 2000. Come anticipato nelle prima parte, l’Ufficio è essenzialmente orientato alla realizzazione degli adempimenti connessi al PSN. Demografia, rilevazioni prezzi e altre indagini campionarie e censuarie sono i tratti caratterizzanti del Servizio, unitamente alle pubblicazioni realizzate con cadenza periodica.
Analizzando i trend demografici attuali, nell’Annuario è contenuta una serie storica che parte dal 1871 sulla base di dati censuari, mentre dal 1951, anno di massima della popolazione (oltre 315.000 ab.), i dati sono di fonte anagrafica. Secondo le rilevazioni 1999, la popolazione residente ammonta a 277.305 abitanti, suddivisa territorialmente nelle tradizionali zone del comune: centro storico, estuario e terraferma. La diminuzione è imputabile non solo al trend demografico, ma anche all’enucleazione di un quartiere (il Cavallino-Tremonti) trasformatosi in comune autonomo. In una prospettiva decennale, il modello di previsione della popolazione, al quale è dedicata una sezione dell’Annuario, conferma tale tendenza: nel 2009 si stimano circa 243.000 abitanti
L’assetto organizzativo attuale del Comune di Venezia è il risultato di recenti riorganizzazioni, la prima nel febbraio’99 – con l’amministrazione precedente – la seconda nel corso del settembre 2000 (del. GC n. 860 del 21.09.00). L’organigramma è rappresentato nella figura 1, mentre nella tabella successiva sono descritti i profili del personale in servizio al 31.05.2001 (2893 unità, di cui 89 dirigenti[12]).
Alle dirette dipendenze del Sindaco si collocano il Gabinetto, il Nucleo di valutazione (composto da esperti esterni, dal Direttore generale e, se richiesta la presenza, dal Direttore centrale di programmazione e controllo[13]), il Segretariato generale, la Polizia municipale.
Esistono, inoltre, quattro Direzioni centrali di supporto all’intera amministrazione (Relazioni esterne, Avvocatura, Supporto organi istituzionali, Relazioni internazionali e politiche comunitarie), che rispondono politicamente al Sindaco e alla Giunta e amministrativamente al Direttore generale. Le altre direzioni centrali si dividono in tre tipologie: quattro Direzioni di staff con funzioni orizzontali e sette Direzioni di line con funzioni verticali entro precisi ambiti di competenza[14]. Infine, vi è la possibilità di istituire delle Direzioni di progetto in relazione a specifici obiettivi programmatici.
Nell’ambito delle Direzioni si collocano i vari Servizi (quale l’Ufficio statistica), unità organizzative che possono includere diverse Unità Operative Complesse (UOC). Gli Uffici, o unità operative semplici, sono istituiti al fine di erogare specifici servizi ai cittadini.
In particolare, a
seguito delle riorganizzazioni, il Servizio statistica e ricerca è stato inserito
nell’ambito della Direzione Centrale programmazione e controllo (che
supporta direttamente l’attività del Direttore generale), mentre da circa due
anni è stata acquisita anche l’Unità ecografico e toponomastica.
In precedenza,
l’Ufficio statistica era aggregato con il settore Rapporti con i cittadini e
servizi di comunicazione, che comprendeva anche l’URP, l’Anagrafe e Stato
Civile, Elettorale, l’Informagiovani, e il Centro Produzione Multimediale.
Vediamo, quindi,
che l’autonomia di cui gode l’ufficio, sotto il profilo organizzativo,
operativo e finanziario, è diretta conseguenza della posizione che ha assunto
nell’ambito dell’organigramma generale.
Sintetizzando il principio gerarchico, valgono le
relazioni generali descritte nel
seguente schema (che evidenzia la posizione del Servizio e delle relative Unità
organizzative).
Direzione Generale |
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|
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Direzione Centrale |
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Servizio |
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UOC |
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Unità operative Complesse -
Sistan -
Coordinamento
osservatori -
Rilevazioni
statistiche -
Ecografico e
toponomastica |
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|
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Ufficio |
- Biblioteca |
Figura
1: Organigramma Comune di Venezia (in
evidenza la D.C. cui fa capo il Servizio statistica)
Tabella
1: personale in servizio al 31.05.2001
Profilo -
Categoria |
Num. unità |
Categoria |
N. Unità |
Operatore |
65 |
A1 A3 A3 |
4 17 44 |
Esecutore |
351 |
B1 B2 B3 |
225 45 81 |
Collaboratore |
225 |
B3 B4 B5 |
76 65 84 |
Istruttore |
1495 |
C1 C2 C3 |
471 704 320 |
Istruttore direttivo |
486 |
D1 D2 D3 |
73 305 108 |
Funzionario |
182 |
D3 D4 |
51 131 |
Dirigenti |
89 |
|
|
TOTALE |
2893 |
|
|
Nella figura seguente è
rappresentato l’organigramma dell’Ufficio statistica[15].
Innanzitutto, rispetto all’articolazione interna e facendo riferimento alle
prescrizioni contenute nella I° Direttiva Sistan, notiamo che prevale un
modello organizzato per materie piuttosto che per aree funzionali. In
particolare, l’art. 3, comma 2, della I° Direttiva Sistan, dell’ottobre ’91,
dispone che l’ufficio può articolari per materia ovvero per le seguenti
aree funzionali: area coordinamento e collegamento; area della produzione e
ricerca; area della diffusione dell’informazione statistica.
Dai colloqui con il dirigente risulta che ai fini della divisione del lavoro ancora non vi sono state formalizzazioni mediante determinazioni dirigenziali; al momento, si procede mediante deleghe specifiche e riunioni periodiche, informali e senza cadenza fissa.
Figura 2:
Organigramma del Servizio statistica e ricerca del Comune di Venezia
Prima di analizzare le produzioni dei singoli uffici, può risultare utile iniziare l’analisi dall’elemento “formale”, considerando le attività previste dalla Direzione centrale a livello di centro di costo (quale è, appunto, l’Ufficio statistica del comune di Venezia). L’orizzonte di programmazione è triennale (2001-2003) e concerne, in linea generale, le seguenti tematiche: a) garantire le attività previste dal PSN; b) realizzare le rilevazioni dei prezzi; c) garantire lo svolgimento dei censimenti 2001. Nello specifico sono elencate le seguenti attività, da realizzare nel prossimo triennio
1. Rilevazione prezzi;
2. Indagini campionarie;
3. Statistiche demografiche e varie;
4. Trasmissione dati tramite procedura Istatel;
5. Diffusione informazione statistica;
6. Acquisto pubblicazioni e rinnovo abbonamenti;
7. Consultazioni leggi nazionali, regionali e comunitarie;
8. Gestione toponomastica e assegnazione numeri civici;
9. Formazione basi territoriali per censimenti;
10. Conclusione 5° Censimento agricoltura;
11. Progettazione Censimento popolazione industria e servizi 2001;
12. Gestione e aggiornamento basi territoriali;
13. Conclusione Censimento popolazione industria e servizi 2001;
14. Elaborazione primi risultati censuari;
15. Pubblicazione e diffusione dati censuari con tecnologia internet web.
Se tale è il dato formale, dalle indagini effettuate risulta che la programmazione, in realtà, avviene anno per anno. Nel contempo, si nota la rilevanza delle attività cosiddette complementari: ma questa è una logica conseguenza dell’organizzazione a monte del Servizio, che comprende, infatti, la biblioteca e l’ecografico/toponomastica.
Nel complesso, prevalgono soprattutto obiettivi che possiamo definire di mantenimento, che si muovono nel solco degli adempimenti “tradizionali” previsti dal PSN, piuttosto che obiettivi di sviluppo. In tal senso, l’unico riferimento sembra essere la “diffusione dell’informazione ”, riferibile, fra l’altro, al neo-costituito Ufficio Coordinamento osservatori. Quest’ultimo, vorrebbe contribuire ad una maggiore integrazione con i vari uffici dell’amministrazione. In sintesi, a parere del dirigente dell’Ufficio, non assumono la giusta rilevanza gli obiettivi di sviluppo.
Anche sotto il profilo finanziario (si veda il par. 1.4) le risorse attribuite allo sviluppo della funzione statistica - escludendo poste relativamente “straordinarie” quali censimenti ovvero budget per la biblioteca (che risulta essere l’importo più rilevante) e la toponomastica - non sembrano adeguate alla strategicità di traguardi che potrebbero portare la funzione statistica realmente al servizio dell’amministrazione comunale e non solo del Sistan.
Nella tabella 2 è sintetizzato l’ambito delle attività, il carico di lavoro e le relative risorse impiegate. Si nota la rilevanza dell’ecografico/toponomastica, che sicuramente ridimensiona il peso reale della funzione statistica propriamente detta (considerando che il Servizio ha 23 dipendenti).
Escludendo le attività aggiuntive e complementari e tenendo conto della sporadicità dei rapporti con gli altri uffici, risulta che la produzione statistica si ripartisce per l’80% su adempimenti PSN e per il 20% su produzione di statistiche aventi una valenza territoriale. Quest’ultime coincidono sostanzialmente con le pubblicazioni dell’Annuario e del Bollettino (sono collocati in tale area poiché derivano soprattutto da flussi non correlati alle rilevazioni “istituzionali”). Da precisare che la sporadicità dei rapporti interni all’ente va intesa non tanto in termini quantitativi, ma qualitativi: infatti, le 30 richieste mensili citate dal dirigente, se riferite soprattutto a dati demografici ovvero a altre informazioni elementari (prezzi, indici di rivalutazione, ecc.) acquisiscono ben altro significato.
Tabella 2: attività Ufficio statistica – tempo e
risorse impiegate
Tipologia di
attività |
% di tempo
impegnato |
Risorse umane
impegnate |
Adempimenti relativi ai lavori
del PSN |
45 |
11 |
Statistiche non PSN relative al territorio |
10 |
3 |
Consulenza statistica per altri settori/uffici |
5* |
1 |
Attività aggiuntive o complementari (biblioteca – ecografico e toponomastica) |
40 |
8 |
Totali |
100 |
23 |
* La consulenza verso gli altri uffici è sporadica e
non vi sono risorse dedicate ad hoc. L’interlocuzione non passa attraverso un responsabile
unico; in media pervengono circa 30 richieste mensili (prevalentemente dati
demografici) senza una particolare prevalenza di determinati settori.
Nei termini del carico di lavoro, l’attività correlata al PSN assorbe la principale quota di risorse, anche in misura maggiore rispetto a quelle incluse nell’unità organizzativa appositamente dedicata, il Sistan (nove unità) . Si segnala, peraltro, che non risultano lavori “prototipali” a livello locale, accolti nel PSN.
In tale settore la metodologia è collaudata (come si approfondirà nella sezione relativa all’analisi dei processi) e la struttura risulta adeguata, considerando che si ricorre anche a risorse esterne (soprattutto studenti, mentre per i vigili sono stati riscontrati problemi burocratici).
L’invio dei dati all’Istat avviene quasi interamente per modalità telematica; in particolare, va segnalata la procedura di trasmissione degli eventi di stato civile e di variazione anagrafica - progetto Istatel - che riguarda circa 20.000 atti annuali[16]. Rispetto agli archivi anagrafici, le modalità di comunicazione non consentono un accesso diretto: infatti, i dati sono richiesti alla Venis e sono scaricati su tabelle excel con frequenza mensile.
Verso gli altri uffici non si può parlare di vera e propria attività di consulenza . Basti pensare che le varie Direzioni frequentemente esternalizzano le indagini conoscitive e non si è mai instaurato un reale rapporto di collaborazione. Significativo di tale situazione è un parere dato dall’Ufficio nel corso del ’99: in sintesi, poiché vi era l’intenzione di costituire un Osservatorio sulla casa, il Servizio statistica ha verificato che l’amministrazione non disponeva delle risorse necessarie, giustificandone l’esternalizzazione.
Per quanto riguarda attività non direttamente correlate agli adempimenti PSN, esistono, formalmente, uffici appositamente dedicati; i medesimi, però, oltre ad essere di recente istituzione, risentono di una notevole carenza di personale.
L’interazione con i soggetti esterni è occasionale e concerne, essenzialmente, dati demografici e relativi alla dinamica dei prezzi. Pervengono circa 30 richieste mensili, valore che corrisponde a quello segnalato per gli uffici interni all’amministrazione. Ma anche in tal caso, si tratta essenzialmente di informazioni elementari. Inoltre, il valore è da ritenersi indicativo in quanto non vi è “centralizzazione” delle richieste e delle relative risposte.
I soggetti privati che contattano l’Ufficio sono soprattutto studenti e in tono minore professionisti, istituti di credito ed esercizi commerciali (per valutazioni sugli insediamenti). A riguardo, è evidenziato un rallentamento delle richieste dirette, che non deriva da una diminuzione d’interesse ma è conseguenza della possibilità di reperire i medesimi dati attraverso le pubblicazioni ovvero nello spazio web del Servizio. Tale situazione, comunque, può essere indicativa di una staticità della domanda che si è finora rivolta all’Ufficio. Occorre valutare, quindi, se un’evoluzione dell’offerta di informazione statistica - si pensi alle potenzialità insite nelle Statistiche interattive ovvero nell’Ufficio Coordinamento osservatori - possa orientare la produzione del Servizio verso la soddisfazione di nuovi bisogni informativi.
Infine, va sottolineata la rilevanza – in termini di carico di lavoro – che rivestono le attività definibili aggiuntive: la biblioteca[17], la quale – è bene ribadirlo – ha valenza generale e non può definirsi una biblioteca statistica, e il settore Ecografico e toponomastica[18]. Considerando la tipologia dei rapporti con gli altri uffici del comune, il supporto offerto dal Servizio a processi di pianificazione strategica risulta attualmente inesistente. Da evidenziare, comunque, che il Direttore Centrale programmazione e controllo (superiore gerarchico) ha manifestato l’intenzione di utilizzare l’Ufficio nell’ambito della sua attività istituzionale.
Le attività delle Unità Operative Complesse (UOC).
L’esame delle attività si concentrerà soprattutto su quelle attinenti alla presente ricerca, riservando solo dei cenni alle attività aggiuntive e complementari (biblioteca e ecografico-toponomastica). La descrizione seguirà l’articolazione delle UOC (Sistan, Coordinamento Osservatori, Rilevazioni statistiche-cartografia), per poi approfondire aspetti inerenti le pubblicazioni (pubblicizzate a mezzo stampa) lo spazio web, il modello di previsione della popolazione e le Statistiche interattive (progetto innovativo, ma che risulta in via di implementazione).
Sistan
Tale Unità Organizzativa Complessa (UOC) rappresenta il cuore del Servizio; vi collaborano nove persone (incluso il responsabile). Ma in occasione delle varie scadenze, si può dire che l’intero Ufficio venga dedicato a tali adempimenti.
L’effettuazione dei censimenti rappresenta, nel corrente anno, uno degli gli obiettivi primari dell’Unità in questione. In particolare, dovranno effettuarsi il 14° Censimento sulla popolazione, il censimento sulle abitazioni e l’8° Censimento generale dell’Industria e dei servizi. Il momento iniziale sarà caratterizzato, in collaborazione con la D.C. Sviluppo Organizzativo, Sistemi Informativi e Logistica, dalle selezioni[19] di 426 rilevatori e 52 coordinatori, alle quali parteciperanno anche risorse interne all’amministrazione (l’esperienza passata fa presumere un ricorso a risorse interne pari a ca. il 10-15%).
Poiché le domande generalmente superano il fabbisogno si procederà ad una preselezione, cui seguirà un corso gestito dall’Ufficio sulla base della formazione Istat (si prevedono circa 600 partecipanti per mantenere, in ogni caso, una quota di riserva). La data di conclusione del censimento sulla popolazione è prevista per aprile/maggio 2002. Come si desume dal paragrafo 1.4, le risorse apposte per il 2001 ammontano a £ 1.380 milioni, da integrare con ulteriori 420 milioni appositamente stanziati con delibera di Giunta per un’opera di ristrutturazione degli uffici. Considerando ulteriori interventi effettuati nell’anno precedente, emerge che l’impegno finanziario ha superato i due miliardi di lire.
Rispetto alle indagini campionarie e censuarie, va segnalata un’importante novità che riguarda la rilevazione prezzi al consumo, sicuramente la principale mission dell’Ufficio statistica del comune di Venezia: il prossimo utilizzo dei palmari, presumibilmente entro la fine del 2001. Ciò consentirà, oltre che la nota maggiore efficienza nella fase di rilevazione, anche un’ottimizzazione delle risorse interne, attraverso un recupero di quelle addette all’inserimento dei dati nel PC. Nel sito viene resa disponibile l’anticipazione dei prezzi al consumo (indice NIC), con l’indicazione della dinamica riferita ai vari capitoli di spesa. Con riferimento al tema, si evidenzia una proposta che voleva differenziare l’indice prezzi tra il centro storico e la terraferma, ma che non ha avuto ulteriori sviluppi. Le altre indagini effettuate sono quelle inserite nel Programma Statistico Nazionale, tra le quali figurano:
- indagine periodiche sui consumi (cadenza mensile);
- indagine sulle forze lavoro (a cadenza trimestrale, che potrebbe diventare mensile a partire dal 2002);
- multiscopo (che nel 2000 è stata trimestrale e annuale);
- Panel (annuale e di carattere europeo).
Rispetto alle indagini non vengono segnalate particolari problematiche; per lo più si tratta di questioni connesse alla classica diffidenza dei cittadini, aspetto riscontrato anche negli uffici di statistica di altre amministrazioni. Solo in occasione dell’indagine multiscopo di due anni fa sono stati riscontrati alcuni problemi dovuti all’incremento dei soggetti del campione (quadruplicati, da 100 a 472).
Per quanto riguarda gli incidenti stradali, la Polizia municipale procede alla trasmissione telematica direttamente all’Istat e analogamente accade per le rilevazione connesse all’edilizia ed opere pubbliche: di conseguenza, tali flussi informativi non transitano per l’ufficio statistica (alcuni dati pervengono tramite Carabinieri e Polizia), anche se lo stesso può attivarsi per averne la disponibilità.
Da segnalare che per tali indagini era frequente il ricorso ai vigili urbani, figura “naturalmente” predisposta; ma per alcune conflittualità sorte tra questi e l’amministrazione si è optato per soluzioni diverse, aumentando il ricorso ai rilevatori esterni (infatti, è stato istituito un Albo ad hoc). Le attività dell’ufficio che comportano un contatto con la cittadinanza vengono segnalate periodicamente nel bollettino statistico; nelle ultime pubblicazioni sono indicati i prossimi appuntamenti:
- Settembre – Dicembre 2001: diffusione risultati definitivi del V Censimento generale dell’Agricoltura;
- Gennaio – Dicembre 2001: Rilevazione mensile sui Consumi delle Famiglie;
- Aprile 2001 – Gennaio 2002: Rilevazione trimestrale sulle Forze di Lavoro;
- Ottobre 2001: 14° Censimento Generale della popolazione – Censimento Generale delle abitazioni – 8° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi.
Coordinamento Osservatori
L’unità, di recente istituzione, è considerata uno degli obiettivi prioritari del servizio, risultando compresa nel Piano degli obiettivi (ma già si è detto in merito all’opportunità di una maggiore rilevanza). Indubbiamente, un’implementazione positiva consentirebbe un recupero della funzione statistica, al di là degli adempimenti prettamente PSN. Lo stato di avanzamento del progetto è al livello iniziale (sulla base del sistema di monitoraggio della Direzione centrale risulta al 5%). In particolare, il dirigente del Servizio ha inviato recentemente una nota informativa a tutti i direttori centrali dell’amministrazione, che è anche il primo passo per individuare i bisogni oggettivi, nella quale espone obiettivi e potenzialità del nuovo ufficio. La principale finalità è di avviare una “radicale operazione di coordinamento degli uffici comunali” (si è richiesta la trasmissione delle pubblicazioni degli osservatori già decollati), valorizzando, nel contempo, le risorse del Servizio statistica e ricerca. In sostanza, si vuole favorire l’instaurazione di flussi informativi, in modo tale che i vari settori, previa un’opportuna classificazione per tematiche d’interesse locale, possano poi disporre agevolmente di informazioni aggiornate e trasformate in dato statistico standardizzato. Perseguendo tale linea di sviluppo, si vorrebbe costituire l’Osservatorio prezzi, l’Osservatorio sulla popolazione, l’Osservatorio sul territorio.
Se queste, in estrema sintesi, possono considerarsi le linee portanti del progetto, emergono diverse problematiche. In primis, le risorse iniziali – due unità – sono sicuramente insufficienti; di conseguenza, si prevede la prossima selezioni di tre unità esterne (stagisti).
Inoltre, anche dai colloqui con il responsabile dell’Unità, risulta che non esiste una chiara percezione degli osservatori esistenti nell’amministrazione, anche se vi sono stati alcuni contatti con l’Osservatorio per le politiche sociali e l’Osservatorio donna[20].
Rilevazioni statistiche – studi cartografia
All’unità in questione sono assegnati compiti consistenti, dovendo svolgere un’opera di coordinamento sia rispetto alle rilevazioni campionarie che in relazione ai dati di diverse fonti statistiche. In realtà, al momento vi è una cronica carenza di personale: infatti, il responsabile, funzionario di categoria D4, è anche l’unico componente dell’unità. Attualmente, l’ufficio è impegnato nella riqualificazione delle basi informative territoriali, in collaborazione con il Servizio SIT, della D.C. Sviluppo del territorio e Mobilità. Con tale aggiornamento delle basi dati geografiche, si vogliono perseguire obiettivi di pubblica utilità, al fine di pubblicare e rendere fruibili in rete, anche per finalità esterne all’amministrazione, delle basi dati territoriali certificate da un punto di vista qualitativo.
Le pubblicazioni
Il Servizio pubblica l’Annuario statistico e il Bollettino trimestrale, realizzati con risorse interne e ricorrendo a dati acquisiti dalla Venis, partner tecnologico del comune che gestisce il ced e gli archivi informatici dell’anagrafe. Ulteriori relazioni sono intrattenute con l’A.P.T. di Venezia[21], l’Asl di Venezia, la Regione Veneto, l’Ufficio commercio.Va sottolineato che per realizzare tali pubblicazioni si utilizzano flussi d’informazioni non direttamente connessi alle rilevazioni PSN. L’ufficio ha un proprio tariffario per la vendita delle pubblicazioni: £ 25mila per l’annuario (30mila su supporto magnetico) e £ 10mila per il bollettino trimestrale. Le entrate annuali ammontano a circa un milione di lire. E’ prevista anche la possibilità di effettuare elaborazioni commissionate dall’esterno (l’Ufficio ha segnalato la richiesta di una case editrice per la realizzazione di uno stradario).
Il gruppo redazionale che cura la pubblicazione dell’Annuario[22], disponibile anche su cd-rom, è composto dal dirigente del servizio e da altre nove unità, tra cui figurano gli attuali responsabili delle quattro unità organizzative e un dipendente della Venis. I principali contenuti (vedere tab. 3, che riporta anche l’indicazione degli enti che forniscono) concernono dati demografici, prezzi, commercio e turismo; da segnalare l’elaborazione di un modello di previsione della popolazione con orizzonte decennale.
Tabella 3 - L'annuario statistico 1999 del Comune di
Venezia[23]
Sezione |
N. tav. * |
Fornitore dei dati |
A. Demografia 1.
Movim. demografico 1999 2.
Dinamica demografica 3.
Indicatori, analitici 4.
Le classi di età 5.
Nuclei familiari 6.
Stranieri residenti 7.
Mortalità 8. Modello previs. demografica |
150 16 31 22 12 7 7 29 26 |
Servizio Statistica e Ricerca Per i dati su mortalità: Reg. Veneto - Dip
Prevenzione ASL |
B. Prezzi |
7 |
Servizio Statistica e Ricerca |
C. Commercio |
16** |
Servizio Statistica e Ricerca Uff. Commercio |
D. Turismo |
18 |
A.P.T. di Venezia – Uff. Statistica |
* Nelle varie sezioni, le informazioni sono sintetizzate
mediante grafici e mappe territoriali.
** Nella sezione “Commercio” sono contenute alcune
mappe riferite alle autorizzazioni attive.
Il bollettino statistico viene pubblicato con cadenza trimestrale e ha un gruppo redazionale di quattro persone. Oltre agli archivi demografici della Venis si ricorre, talvolta, anche a quelli del Centro previsionale e segnalazione maree (ufficio della Direzione centrale ambiente e sicurezza del territorio). Rispetto agli ultimi bollettini pubblicati si individuano, in linea generale, le seguenti informazioni:
- indicatori della dinamica demografica, nelle varie suddivisioni territoriali del Comune di Venezia (centro storico, estuario e terraferma);
- indici mensili dei prezzi (FOI) e media dei prezzi rilevati per i singoli prodotti;
- dati sulle maree (dal bollettino del I° trimestre 2001);
- notiziario sulle attività dell’Ufficio di statistica, modalità acquisto pubblicazioni e notizie varie (albo rilevatori, moduli per attribuzione e verifica numero civico, rubrica sui “mestieri tra calli e campielli”, ecc.).
Gli altri prodotti e servizi
Attualmente nel sito del Comune esiste uno spazio web[24] dedicato alla statistica (con propria e-mail), i cui aggiornamenti sono curati dall’Ufficio, soprattutto per demografia e prezzi. In sintesi, le informazioni disponibili sono così articolate:
- Servizi vari: struttura del settore, pubblicazioni, consultazione normativa, albo rilevatori;
- Demografia: serie storica della popolazione residente per zona, popolazione residente ultimi tre mesi, età media e classi di età, movimenti demografici ultimi quattro anni;
- Prezzi: Indice prezzi al consumo (anticipazione), integrata con note esplicative;
- Territorio: suddivisione amministrativa del territorio comunale;
- Turismo: movimenti turistici e situazione ricettiva (dati forniti dall’A.P.T.).
Le Statistiche interattive sono un progetto innovativo in via di realizzazione, al quale collaborano risorse della Venis, che sarà disponibile anche su rete esterna (internet). Si tratta di una procedura interattiva, in tempo reale, che consentirà un’interrogazione dinamica delle informazioni demografiche, con la possibilità di personalizzare la richiesta con diversi livelli di dettaglio e di aggregazione territoriale. Nel contempo, si vuole implementare anche un sistema di rappresentazione cartografica in rete.
Infine, occorre riservare alcuni cenni al modello di previsione della popolazione[25], che potrebbe rivestire un certo interesse nell’ambito dell’attività di programmazione del territorio, degli investimenti e dei servizi. Il modello è del tipo a "sopravvivenza delle coorti”: considerando i movimenti anagrafici del decennio 1990-99 e sulla base delle serie storiche dei tassi di fertilità, mortalità e migratorietà, mediante opportune funzioni matematiche sono estrapolate le proiezioni per il prossimo decennio.
Descritti gli ambiti di attività attuali, si può concludere affermando che le maggiori potenzialità, rispetto allo sviluppo della funzione statistica in ottica di servizio all’amministrazione comunale, si potranno avere sia in relazione al definitivo decollo dell’Ufficio coordinamento osservatori, sia in seguito alla possibilità di interrogare i dati via internet, in modo da poter soddisfare richieste personalizzate.
Nella tabella seguente, si offre un quadro riepilogativo degli utenti in senso lato e della domanda attuale e potenziale (si consideri che circa il 70% della domanda attuale proviene equamente dalla collettività locale e dalle istituzioni pubbliche).
Tipologia di
utenza |
Soggetti |
Oggetto
effettivo della domanda |
Oggetto
potenziale della domanda |
Collettività locale soggetti privati |
Studenti universitari, Istituti di credito, Esercizi commerciali (es.:ricevitorie lotto, farmacie,cinema.) |
Prevalenza: dati demografici dati sui prezzi dati censuari cartografia |
Rilascio
attestazioni e fornitura dati su vari supporti |
Istituzioni pubbliche a livello locale |
Regione Veneto Azienda Promozione Turistica Venezia ASL CCIAA Coses (Consorzio di sviluppo economico sociale) |
Prevalenza: dati demografici dati sui prezzi dati censuari cartografia |
Fornitura dati
su vari supporti |
Vertice politico dell’amministrazione |
Sindaco e Assessori |
Ass. commercio (per dati su
esercizi commerciali) |
- Report periodici e/o settoriali - Utilizzo in relazione alle direzioni di progetto |
Altri settori dell’amministrazione |
Direzioni in genere |
Prevalentemente dati demografici – prezzi – rivalutazioni Dati censuari, cartografia – dati previsionali |
- Politiche sociali - Politiche abitative - Indagini qualità e soddisfazione utenti sui servizi erogati |
Da un punto di vista gerarchico il Servizio Statistica e Ricerca dipende dalla Direzione Centrale Programmazione e Controllo, istituita mediante l’accorpamento di precedenti direzioni (non esisteva nel sistema antecedente). Le funzioni della medesima sono state definite mediante delibera di Giunta (n. 860/2000) e in una successiva direttiva redatta dalla Direzione generale. In sintesi, tale direzione di staff predispone i programmi per tutta l’amministrazione, effettuando nel contempo controlli di efficacia e efficienza. Sulla base degli indirizzi politici propone al Direttore Generale il Piano dettagliato degli obiettivi (PDO) – che ha valenza strategica - ed il Piano esecutivo di gestione (PEG).
La Direzione predispone i budget ed i rendiconti di periodo e sullo stato di avanzamento lavori. Esegue, inoltre, il controllo sulle società partecipate e sulle Aziende comunali. Gli obiettivi assegnati ai dirigenti sono oggetto di controllo da parte del Nucleo di valutazione.
Da un punto di vista organizzativo, tale direzione - che ha come referente amministrativo il Direttore Generale e come interlocutori politici direttamente il Sindaco e la Giunta. - è articolata nelle seguenti unità organizzative.
- Ciclo di vita delle Opere Pubbliche: va segnalato che nel servizio in questione è presente un “Osservatorio per i lavori pubblici e gli interventi di salvaguardia” (tale ufficio ha sviluppato un canale proprio con l’Istat e, di conseguenza, non risultano rapporti in essere di rilevanza l’Ufficio statistica del Comune)
- Programmazione Generale;
- Controllo di gestione;
- Controllo di qualità;
- Servizi statistici e di Ricerca.
Per quanto riguarda i rapporti con le UOC, nella citata deliberazione è stabilito che la D.C. programmazione e controllo nella sua attività di programmazione si “avvale dei servizi statistici (coordinando l’attività di rilevazione) e provvede alla costituzione degli osservatori”.[26]
Con tali premesse risulterebbe indubbio che l’Ufficio di statistica abbia fatto un salto di qualità nel nuovo contesto organizzativo, dipendendo da una direzione di staff che supporta l’attività del Direttore generale (in precedenza, invece, era collocato settore Rapporti con i cittadini e servizi di comunicazione[27]). L’intenzione della Direzione centrale è di utilizzare l’Ufficio anche per l’attività di programmazione (fermo restando la necessità di aumentare le risorse a disposizione), ma vanno considerati i tempi recenti della riorganizzazioni, che rendono la metodologia ancora in fase sperimentale.
Le relazioni della Direzione con il Servizio statistica, a parte quella funzionali alla predisposizione dei tradizionali strumenti di programmazione, sono tenute in modo informale e secondo le necessità (medesima metodologia adottata dal dirigente del servizio con i suoi collaboratori).
In ordine al sistema di valutazione del personale non dirigente, un utile riferimento possono essere i criteri previsti nel contratto decentrato. Secondo l’impostazione ivi presente i parametri guida della valutazione si dovrebbero riferire, in ordine gerarchico, al livello delle prestazioni svolte (peso 50%) all’adattamento operativo (10%), all’orientamento all’utente (25%), alla capacità organizzativa (15%). Però, occorre precisare che tali schede sono state contestate dalla parte sindacale, di conseguenza dovranno essere approfondite dalle parti.
1.4. Budget annuo a
disposizione
Nella tabella seguente si descrivono gli obiettivi del centro di costo stabiliti dalla Direzione programmazione e controllo in sede di redazione del Peg. Lo stanziamento complessivo ammonta a £ 1.266 milioni (ma va considerata l’incidenza delle poste straordinarie relative ai censimenti). A livello di costo del personale, l’impegno di spesa per tutto il Servizio desumibile dal rendiconto 2000 raggiungeva circa £ 1.432 milioni (circa lo 1,8% della spesa totale del comune, pari a £ 183,5 miliardi).
Tabella 5: obiettivi del centro
di costo “Servizi di statistica e Ricerca”
|
Obiettivo del centro di
costo |
Valore
2000 |
Valore
2001 |
Spesa
prevista (£
in migliaia) |
1 |
Garantire le rilevazioni Istat n. modelli |
17.000 (n. modelli) |
16.000 |
0 |
2 |
Rilevazioni prezzi n. rilevazioni |
89.000 (n. rilevazioni) |
89.000 |
15.000 (gettoni presenza comm. tecnica) |
3 |
Redazione e produzione del bollettino statistico e dell’annuario |
1200 (n. pagine) |
1200 |
15.000 (stampa copertine e rilegatura) |
4 |
Acquisto pubblicazioni e rinnovo abbonamenti per tutti i settori dell’A.C. |
27.500 (n. copie) |
27.500 |
150.000 (rinnovi abbon. acquisti) |
5 |
Realizzazione di servizi di supporto all’attività istituzionale |
24 (n. dipend.) |
24 |
31.000 (acquisti materiali, iscrizione Usci) |
6 |
Censimenti[28] (realizzazione e compensi al personale) Spese
d’investimento |
6.000 (n. modelli) |
200.000 |
1.000.000 380.000 |
7 |
Tenuta e aggiornamento numerazione civica e toponomastica stradale |
82.800 (n. civici) |
83.800 |
50.000 (revisione toponomastica ) |
8 |
Commissione toponomastica |
6.000 (n. strade) |
6.050 |
5.000 (gettoni commiss.) |
Per quanto riguarda gli indicatori di controllo calcolati in relazione all’attività dell’Ufficio, si individuano i seguenti:
- Indicatori di efficacia: viene misurato il “grado di accoglimento della domanda” rapportando le richieste e le domande pervenute rispetto a quelle soddisfatte, sia per il settore statistica (130.000) che per l’ecografico (88.000). Si ottiene un grado di accoglimento pari al 100%.
- Indicatori di efficienza: vengono determinati dei valori di “spesa media” rapportando la spesa gestita dal centro di costo (pari a £ 1.266 milioni) rispettivamente al numero di utenti (50.000), al numero degli uffici (2), al numero di giorni di funzionamento (240) per servizio.
- Indicatori di economicità: si determina il grado di copertura delle spese con entrate derivanti dalla tariffazione (che sono nulle).
Nel merito, anche a parere del dirigente del Servizio, gli indicatori in questione non sembrano di grande significatività. Quelli sulla domanda dimostrano che l’ufficio ha perseguito gli obiettivi quantitativi stabiliti. Però, si tratta di una domanda “precostituita”, legata da adempimenti ordinari, quali possono essere le rilevazioni Istat, i modelli da distribuire, gli abbonamenti da rinnovare, la tenuta della numerazione civica, ecc. La spesa media per utente potrebbe risultare utile in ottica dinamica e per eventuali confronti. Per i restanti indicatori, si ritiene che la valenza informativa sia quasi nulla. In ogni caso, bisogna considerare che nei termini dei rapporti influisce il censimento, evento di natura non ordinaria. Va specificato che il Servizio di controllo interno deve determinare ulteriori indicatori, ma che allo stato attuale sono ancora in via di sperimentazione.
Sulla base delle indagini effettuate si può constatare come l’Ufficio statistica del comune di Venezia risulti relativamente avulso dal resto dell’amministrazione comunale, ad eccezione delle relazioni ordinarie già evidenziate.
Inoltre, anche se il nuovo assetto necessita di una fase di sperimentazione, in ogni caso, vi sono alcune riserve a monte, soprattutto per quanto concerne il ruolo della toponomastica e della biblioteca. In particolare, nel merito dell’organizzazione, l’Ufficio sta valutando delle ipotesi di modifica, che si articolerebbero nelle seguenti fasi: unificazione degli uffici di Venezia e Mestre, dove vi è una struttura di appoggio per i rilevatori (al fine di avere un controllo più efficace), organizzazione dell’ufficio su due livelli di responsabili di servizio[29], Servizio statistica e Servizio Ricerca (che dovrebbe gestire la cartografia, il sistema informativo e l’ecografico/toponomastica), inserimento di una struttura amministrativa. A riguardo, il dirigente del Servizio segnala l’esigenza di una struttura che si dedichi integralmente alle attività complementari (segreteria, ecc); nel contempo, però, sottolinea che la dotazione organica attuale non consentirebbe l’utilizzo di risorse umane interamente dedicate a tali funzioni. L’articolazione proposta potrebbe consentire da un lato, una maggiore motivazione del personale, dall’altro, eviterebbe eventuali rischi di sovrapposizione tra il dirigente attuale e il responsabile del servizio.
Da segnalare una studio sui carichi di lavoro effettuato nel corso del 2000, in occasione del censimento agricoltura; ma la coincidente riorganizzazione non ne ha reso possibile un’applicazione continuativa.
In tale sede, si vuole evidenziare una problematica emersa dai colloqui avuti con il dirigente e con il suo superiore gerarchico (Direttore programmazione e controllo): i dati relativi alle indagini campionarie e censuarie non sempre rivestono una spiccata significatività locale. A fini propositivi è stata suggerita un’estensione del campione. Rispetto alle produzioni effettuate, alcune perplessità vengono segnalate sia rispetto ai dati sul turismo (forniti dall’A.P.T., in particolare, si ritiene che alcuni valori siano sottostimati), sia in relazione alla possibilità di avere informazioni aggiornate sui livelli d’istruzione. A riguardo, il responsabile dell’unità Sistan segnala un caso: il dato relativo al 2000 si può desumere ricorrendo agli archivi anagrafici, che registrano le diverse variazioni (in occasione, ad esempio, dei rinnovi di carta d’identità). Ma il conseguimento del titolo di studio non sempre viene segnalato; di conseguenza, in relazione all’effettuazione del censimento sono effettuati gli aggiornamenti, ma il dato di riferimento rimane tale per dieci anni. Ne deriva che bisogna ricorrere necessariamente a successive elaborazioni.
La tabella 6 offre un quadro delle relazioni instaurate dal Servizio, le quali si ripartiscono equamente tra l’interno e l’esterno.
Internamente, prevalgono i rapporti tra i dipendenti dell’Ufficio, ovvero tra il dirigente ed i collaboratori. Non vi è una scadenza fissa e le riunioni sono convocate secondo le necessità.
Come già detto, non essendosi stabiliti flussi relazioni consolidati, i rapporti con le altre direzioni sono sporadici e caratterizzati da ordinarietà (nel senso che sono prettamente funzionali alle rilevazioni Istat e, soprattutto, alle pubblicazioni). Gli uffici interrogano il Servizio soprattutto per avere dati elementari, quali dati demografici e informazioni sui prezzi; basti pensare che recentemente è stata effettuata un’indagine sulla soddisfazione degli utenti, affidata però ad una società esterna, senza coinvolgere l’Ufficio statistica. Anche le elaborazioni in occasione delle elezioni sono effettuate dalla Venis.
Fra l’altro, le relazioni con gli altri Uffici risultano diminuite rispetto alla situazione ante riorganizzazione, quando l’Ufficio era collocato nel settore Rapporti con i cittadini e servizi di comunicazione. In ogni caso, esistono alcune prevalenze nei rapporti, indicate in tabella 6. Vi sono delle relazioni con l’economato (D.C. Affari Generali, Gare e contratti), ma l’Ufficio non ha mai fornito pareri in relazione a gare.
Come anticipato, i rapporti con il superiore gerarchico, prescindendo dai momenti funzionali all’elaborazione dei documenti di programmazione, sono tenuti in modo informale in relazione alle problematiche contingenti; da evidenziare, comunque, che il Direttore centrale è stato coinvolto direttamente in occasione della preparazione del censimento. Il dirigente del Servizio, nel passato, aveva partecipato a Commissioni (Osservatori e Sit), ma il rapporto è stato essenzialmente di fornitura dati e non a livello metodologico.
Rispetto al vertice politico, sono segnalati alcuni contatti con l’Assessorato al commercio, ma nel complesso le relazioni sono inesistenti.
Le relazioni esterne avvengono soprattutto con l’Istat, in conseguenza degli adempimenti istituzionali. Ulteriori rapporti, funzionali alla redazione dell’Annuario, sono intrattenuti con gli Uffici di statistica della Regione Veneto e dell’A.P.T. (Azienda di Promozione Turistica) di Venezia. In merito alle modalità di comunicazione tra i vari enti non si rinvengono particolari criticità (in quanto, anche se non esistono convenzioni formalizzate, i dati e le metodologie sono standardizzate e collaudate).
Con gli altri comuni, al di là delle relazioni intrattenute in sede USCI, i rapporti sono alquanto saltuari; a riguardo, viene segnalato un certo scetticismo sulla valenza operativa delle riunioni di tale organismo (due riunioni l’anno, comprese quelle per finalità statutarie).
Rispetto ad altre amministrazioni viene indicata l’Asl 12 di Venezia (fornisce dati relativi alla mortalità), la Regione Veneto – Dipartimento prevenzione ed il Co.S.E.S. (Consorzio di sviluppo economico e sociale). L’oggetto delle relazioni verte essenzialmente sui dati demografici. Inoltre, vanno segnalati i rapporti intrattenuti con la Venis, soggetto esterno “atipico”, in quanto si tratta di una società partecipata dal comune facente parte del gruppo Finsiel, che gestisce, fra l’altro, gli archivi anagrafici. A livello di soggetti privati, mentre la richiesta da parte degli studenti appare costante, nei confronti dell’Università le relazioni sono diminuite, probabilmente perché la medesima ha costruito i propri archivi. Alcune richieste provengono da associazioni, imprese, banche, esercizi commerciali; si tratta, in particolare, di dati demografici (es.: certificazione popolazione per insediamenti rispetto all’intorno di un dato punto) e relativi ai prezzi (rivalutazioni su affitti, interesse legali, ecc). Verso l’esterno, le relazioni avvengono o mediante richiesta telefonica ovvero attraverso la consultazione del sito internet. I contatti telematici non sono quantificati, in ogni caso, la maggioranza delle relazioni avviene per via telefonica.
Tabella 6: relazioni interne
ed esterne
Tipologia di
relazioni |
Peso % |
Soggetti
coinvolti |
Relazioni interne |
50% |
q
Collaboratori Ufficio Statistica (prevalenti) q
Direzioni centrali: -
Programmazione e controllo -
Svil. Org.ivo, sist. Informativi, logistica -
Decentram. e municipalità (serv. demogr.) -
Aff. Generali, gare e contratti -
Ambiente e sicurezza territorio (Centro
previs maree). q
Vertice politico (contatti con l’Ass. commercio in
relazione ai dati dell’annuario) |
Relazioni esterne |
50% |
-
Istat -
Regione Veneto – Dip.prevenzione -
ASL 12 di Venezia -
Azienda Promozione Turistica Venezia -
Venis Spa -
Studenti universitari -
Coses (Consorzio svil. econ. e sociale) -
Prefettura Rapporti
occasionali e richieste saltuarie
-
Provincia Venezia -
Comuni -
Istituti di credito -
Esercizi commerciali/servizi |
2.2. Aspetti
positivi e aspetti critici rispetto alle relazioni
Il miglioramento nel contesto organizzativo ancora si deve riflettere nel momento relazionale con gli altri uffici dell’amministrazione. Indubbiamente, le risorse di cui dispone l’Ufficio ancora non vengono valorizzate a livello ottimale. Tale situazione, che si riflette nella mancanza di partecipazione a progetti complessi, si ritiene influisca anche nei rapporti con altri enti, che rimangono limitati allo scambio di dati e non si concretizzano nella fornitura di valore aggiunto.
Rispetto ai rapporti con il vertice politico, data la dipendenza dalla D.C. programmazione e controllo, l’interlocutore diretto dovrebbe essere il sindaco. Tale aspetto rende difficoltosi, se non impossibili, i rapporti; forse, l’attribuzione di una delega ad un assessorato consentirebbe un maggior dialogo (anche se circoscritto tematicamente).
A titolo di esempio, va segnalato una particolare diatriba che ha influito sulla collaborazione instaurata con i vigili, ai quali si ricorreva per le rilevazioni (tali figure, avendo conoscenza del territorio, potevano utilizzarsi positivamente nelle rilevazioni). In particolare, per disposizioni dell’alta direzione, i vigili hanno dovuto interrompere la collaborazione (circostanza che ha determinato la temporanea mancanza di copertura di alcune zone). Anche in conseguenza di ciò, nel ’98, si è provveduto all’istituzione dell’albo rilevatori.
Per quanto riguarda le relazioni con l’Istat, da un punto di vista organizzativo, l’Ufficio auspica un maggior coordinamento, soprattutto tra i dipartimenti che curano le varie rilevazioni (es. tra forze lavoro e panel)
Da segnalare alcune difficoltà sorte nel momento formativo. Passando, infatti, dal livello nazionale a quello regionale e, infine, a quello locale, si verifica una dispersione delle informazioni. Con riferimento al censimento agricoltura (11 rilevatori selezionati su 54 domande presentate e 1112 aziende intervistate) sono state segnalate problematiche, comuni anche ad altre amministrazioni, dovute al fatto che tale censimento richiede nozioni specialistiche. In particolare, i responsabili del Servizio ritengono che la giornata di formazione prevista dall’Istat non sia sufficiente, in quanto la realizzazione dei censimenti presuppone l’acquisizione di nozioni che vanno dalla lettura cartografica alla psicologia (da specificare che non è stata effettuata una formazione integrativa gestita direttamente dal Servizio).
Il Servizio nel suo complesso occupa 23 dipendenti, incluso il dirigente. In realtà, dalla tabella seguente si desume che le risorse dedicate prettamente alla funzione statistica sono minori. Rispetto ai titoli di studio (escludendo l’ecografico/toponomastica, in sintonia con la scheda inviata recentemente al Sistan), su 16 unità risultano 5 laureati (dei quali uno in statistica, cioè il dirigente), 7 unità con diploma di secondo grado e quattro con altri titoli di studio.
Tabella 7: personale in servizio presso Servizio statistica e Ricerca del comune di Venezia
Unità
Organizzative Complesse |
Num. unità |
Categ. |
N. Unità |
Profilo
profess. (categ. D ) |
Dirigente Servizio Statistica e Ricerca Responsabile del servizio |
1 1 |
D2 |
1 1 |
Statistico Amm.ivo |
Sistan |
9 |
D2 C1 C2 C3 |
1 4 3 1 |
Amm.ivo |
Coordinamento Osservatori
|
2 |
D1 B1 |
1 1 |
Amm.ivo |
Rilevazioni statistiche -
Studi
cartografia |
1 |
D4 |
1 |
Amm.ivo |
Biblioteca (unità
semplice) |
2 |
D3 C1 |
1 1 |
Amm.ivo |
Ordinamento Ecografico e
Toponomastica |
7 |
D3 B3 C1 C3 D2 |
1 1 2 2 1 |
Tecnico |
Totale |
23 |
|
|
|
L’unico laureato in statistica è il dirigente (54 anni), entrato nell’amministrazione nel ’78 in occasione di un’apposita selezione, che da sempre lavora nell’Ufficio statistica.
Il responsabile del Servizio ha un diploma di geometra; assunto nel ’78, dal settore urbanistica è approdato al ced nell’84 come programmatore, per restarvi fino a quando tale funzione è stata esternalizzata alla Venis; nell’Ufficio statistica dal ’97 si occupa di questioni tecnico-informatiche e del coordinamento con l’ecografico/toponomastica, partecipando, inoltre, alla stesura della pubblicazioni.
Il responsabile del Sistan, laureato, ha iniziato a lavorare nell’amministrazione nel ’71 ed è sempre stato presente nell’Ufficio statistica; la formazione è stata integrata con percorsi personali. La responsabile del servizio neo-istituito – Coordinamento osservatori - lavora nel Comune dall’83 e da circa 10 anni è inserita nell’Ufficio statistica, avendo iniziato come rilevatore prezzi. Ha un diploma di ragioneria, integrato con autoformazione e con la partecipazione a corsi organizzati dall’amministrazione (informatica). Infine, il responsabile dell’Unità rilevazioni statistiche è laureato in matematica, mentre quello dell’ecografico/toponomastica è un geometra. L’età media dell’Ufficio è di circa 45 anni. A differenza di altre amministrazioni, anche di dimensioni minori, ancora non è stato istituito il profilo professionale di statistico per il personale non dirigente (tutti i rilevatori sono di categoria C).
Alcuni cenni è opportuno riservare al Piano di formazione dell’ente previsto per il 2001, considerando i contenuti degli accordi raggiunti con la controparte sindacale, a seguito della recente ipotesi di accordo del maggio 2001[30]. La logica di fondo vuole supportare la recente riorganizzazione dell’ente. Le principali aree tematiche, che in alcuni casi seguono un percorso già individuato nel contratto decentrato con riferimento al programma 1999/2000, possono così sintetizzarsi:
- corsi per personale di fascia D: riguarda, fra l’altro, i responsabili delle Uoc, al fine di migliorare le conoscenze nell’ambito delle gestione delle risorse umane e della microorganizzazione (processi di lavoro);
- aggiornamenti d’interesse economico-finanziario (Peg, controllo di gestione), tecnici (L. 109/94 e tematiche specifiche), amministrativi (es.: testo unico enti locali);
- processo di sviluppo della qualità: vi collabora la D.C. Programmazione e controllo e l’obiettivo concerne le relazioni con gli utenti e tra il personale interno;
- formazione informatica di base e livello avanzato: coinvolgendo la partecipazione di tutti i soggetti interessati (si citano office-automation, Auto-cad, Map Info, Internet, Web, ecc), al fine di produrre un piano organico;
- inoltre: corsi di lingue straniere, corsi per le segreterie di direzione e aggiornamento per il personale del Servizio Integrato Nidi e Materne.
Senza approfondire ulteriormente, nei criteri generali del Piano di formazione si ravvisa la possibilità di rispondere a bisogni formativi su “temi specialistici”; del resto, già nel momento propedeutico alla predisposizione del Piano era stata data la possibilità di segnalare eventuali necessità (la Direzione generale aveva interpellato in tal senso i vari Direttori centrali). In particolare, a seguito di una scheda compilata dall’Ufficio statistica, venne evidenziata l’esigenza di corsi di formazione sul pacchetto office 2000 e amministratore di rete.
In linea generale, quindi, a prescindere dai percorsi previsti per la formazione informatica (che ha dei riflessi, ovviamente, per il Servizio[31]), si può dire che la componente dell’autoformazione riveste una particolare rilevanza nell’ambito del Servizio statistica del comune di Venezia.
Rispetto alle politiche di selezione del personale, si specifica che gli ultimi concorsi sono stati effettuati nel 2000 (per operatori ex 5° q.f.), mentre nel 2001 ancora non sono stati indetti bandi. In particolare, per le professionalità statistiche gli ultimi e unici concorsi sono stati indetti nel 1978 per tre laureati in statistica (dei quali uno è appunto l’attuale dirigente del servizio). Come già detto, per quanto riguarda i rilevatori è stato istituito un apposito albo (con delibera n. 1744 del 1.8.1998), che attualmente include 313 unità, di cui 138 sono laureati ovvero con esperienza statistica e 171 senza particolari requisiti. La selezione viene effettuata privilegiando professionalità statistiche e seguendo un criterio cronologico.
3.1 Aspetti positivi e
aspetti critici relativi al personale
Già è stato evidenziato il buon livello di professionalità di cui dispone l’Ufficio. La principale questione riguarda la carenza del personale, soprattutto rispetto alla dotazione organica di settori come il Coordinamento osservatori e le Rilevazioni statistiche, alla cui positiva implementazione è legata la possibilità di un maggiore maggiore utilizzo dell’Ufficio statistica da parte dell’amministrazione, che vada oltre gli adempimenti del PSN. Per quanto riguarda, invece, il personale esterno, la creazione dell’albo dei rilevatori consente adeguati margini di flessibilità, che ovviamente non sempre si traduce nella continuità delle figure utilizzate (gli studenti, infatti, spesso abbandonano).
Tale condizione si riflette sulla motivazione del personale: la sensazione di essere “tagliati fuori” dal resto dell’amministrazione è diffusa a tutti i livelli del Servizio (anche se non mancano dei buoni rapporti a livello personale). Del resto non è mai stato istituito il profilo professionale di statistico, mentre viene spesso segnalata la necessità di una maggiore formazione, soprattutto per l’utilizzo dei software statistici.
Va ribadita la criticità concernente l’organizzazione: prescindendo dall’ecografico/toponomastica (che al di là del peso potrebbe ben convivere con la statistica, esistendo delle sinergie nel momento in cui si vanno ad impostare le rilevazioni), la biblioteca appare una funzione relativamente impropria, a meno che non emerga una spiccata caratterizzazione statistica.
Infine, si avvertono dei potenziali rischi di sovrapposizione tra il dirigente e il responsabile al servizio; per tali motivazioni il dirigente medesimo sta valutando alcune ipotesi di modifica dell’organizzazione del lavoro esistente (descritte in precedenza).
4. Dotazioni strumentali e
logistica
Secondo il parere
dell’addetto che cura l’amministrazione della rete, l’ufficio dispone di una
buona dotazione informatica[32],
adeguata in termini quantitativi
e qualitativi al carico di lavoro attuale. Ciò risulta anche dal confronto con quella degli altri uffici (nel maggio del
corrente anno è stata effettuato un inventario generale da parte della Venis[33]).
I rapporti con la D.C. sistemi informativi non evidenziano particolari
problematiche; in ogni caso, l’Ufficio non partecipa alla progettazione e
gestione dei medesimi. Attualmente i sistemi informativi concernono
l’urbanistica (Patrimonio, Territoriale) e l’ecologia (Territoriale
ambientale). Da segnalare che tale Direzione sta lavorando sulla base dati
dell’Ecografico per costruire un sistema fruibile dai vari uffici. Come
criticità, viene segnalata l’esigenza di un maggiore coordinamento tra i
medesimi. Da un punto di vista logistico gli spazi sono sufficienti e di buon
livello, ma l’Ufficio è collocato in una via relativamente “nascosta” (ma
bisogna considerare le peculiarità uniche di una città come Venezia).
· Hardware
Tabella
8:Strumentazioni hardware in dotazione all’Ufficio statistica del Comune di
Venezia
|
In dotazione all’Ufficio
di Statistica (escluso Toponomastica) |
Utilizzato dall’Ufficio
Toponomastica |
Workstation/server |
SI |
SI * |
Personal
computer |
12 |
3 |
Terminali |
|
|
Stampanti |
11 |
1 |
Di cui laser |
8 |
1 |
Di cui link jet |
3 |
|
Altre
dotazioni strumentali: 1 plotter, 2 portatili, 9 palmari per la rilevazione
prezzi (acquistati con caratteristiche di memoria tali da consentirne un
utilizzo fuori PSN, es.: indagine soddisfazione utenti); si segnala una
stampante laser che svolge funzioni di centro stampa.
*
Nella sede di Mestre esiste una rete locale ad hoc (si condividono alcuni dati,
in particolare l’Ufficio ha accesso ai dati cartografici).
Tabella9:Strumentazioni
software in dotazione all’Ufficio di statistica del Comune di Venezia
|
In dotazione all’Ufficio
di statistica |
Utilizzato (non in
dotazione) dall’Ufficio di statistica |
Pacchetto Office |
SI |
- |
Pacchetti
applicativi statistici |
SAS |
- |
Browser
Internet |
SI* |
- |
Servizi
ISDN |
SI |
- |
* Prevalentemente Internet
explorer; netscape per trasmissione dati Sistan.
Gli unici processi che possono analizzarsi sono quelli strettamente connessi alle rilevazioni del PSN. Infatti, l’Ufficio non ha mai collaborato con altre Direzioni in relazione a progetti complessi di altra natura.
Il processo
di rilevazione prezzi
Con riferimento a tale indagine, va segnalata un’innovazione di processo: il passaggio dalla rilevazione tradizionale con supporto cartaceo a quella mediante palmari (ne sono stati acquistati nove), che è ancora in una fase di sperimentazione. Le motivazioni sono note e si sostanziano nella riduzione dei margini di errore rispetto alla tradizionale rilevazione su carta. Su tale aspetto non esiste una quantificazione degli errori compiuti; in linea generale, la principale problematica a riguardo concerne la diffidenza degli intervistati. Per il resto non vengono segnalate particolari criticità.
Negli esercizi (generalmente supermercati) dove esistono i codice a barre e non vi è la descrizione dell’articolo, si è dovuto “codificare” il medesimo, al fine di collegarlo al relativo prodotto. Nelle figura seguente sono rappresentate le classiche schematizzazioni.
Gli attori coinvolti sono, oltre al responsabile, otto rilevatori di categoria C, che hanno come riferimento un territorio diviso in altrettante zone (tre nel Centro storico e isole e cinque in Terraferma). I punti di vendita sono circa 800, mentre i prodotti rilevati sono 600 (quindi ogni rilevatore deve confrontarsi con circa 100 prodotti).
A livello di formazione, nella fase antecedente al passaggio dal cartaceo al palmare, si prevede che i rilevatori, al fine di prendere confidenza con il nuovo sistema, procedano anche al data-entry dei dati cartacei. Infatti, la maschera di rilevazione presente nel palmare coincide con quella di immissione di tali dati. Da segnalare che tale metodologia è stata adottata in seguito a confronti intrattenuti con l’ufficio statistica del comune di Udine.
Tabella 10: Prezzi al consumo: processo di
rilevazione tradizionale
Addetti al controllo dati e rilevatori |
Rilevatori |
Sì |
|
Tabella 11:Prezzi al consumo: processo di
rilevazione mediante computer palmare e software di supporto
Addetti al controllo rilevatori |
Rilevatori |
|
|
La rilevazione delle forze lavoro
La cadenza di tali rilevazioni è trimestrale (ma si prevede il mensile a partire dal 2002). Il responsabile coordina un gruppo di nove rilevatori, di cui sette interni, dei quali uno dipendente da altri uffici, individuato per una motivazione “logistica”[34], e uno esterno, selezionato nell’Albo dei rilevatori.
Il campione è costituito da 316 famiglie, suddiviso in quattro aree, considerando centro storico e terraferma. Il campione viene estratto dagli archivi della Venis con cadenza annuale, ottenendo un elenco base e uno suppletivo (per eventuali casi di diniego). Ogni rilevatore (eccetto che per il rilevatore che segue Burano) ha in media 40 famiglie da intervistare. La formazione dei rilevatori avviene mediante un corso Istat regionale.
Le fasi sono quelle tradizionali: la rilevazione è preceduta da una lettera di avviso e da un contatto telefonico (al fine di ridurre i disagi); i dati sono trasmessi in forma cartacea. Anche in tal caso, la principale problematica è rinvenuta nella diffidenza, tenendo conto che Venezia è una città relativamente “anziana”.
L’indagine ha cadenza mensile, mentre il campione è costituito da 10 famiglie ogni mese (quindi, includendo l’elenco suppletivo, si tratta di 240 nuclei). Anche in tal caso si fa precedere la visita da un contatto telefonico e da una lettera. Viene impiegato un rilevatore esterno, selezionato dall’Albo. In un primo momento vengono consegnati i due modelli (mod B43 e B44) alle famiglie campione; successivamente si procede al ritiro (sono indicati i consumi recenti dell’ultima settimana e quelli antecedenti, di un mese, 3 mesi, un anno). Il problema, anche in tal caso, è la diffidenza delle famiglie componenti il campione. Il tempo medio impiegato è di circa 15/20 ore mensili (per 10 famiglie). Per la formazione si utilizzano i manuali forniti dall’Istat.
[1] La Venis s.p.a. è stata costituita nel maggio 1989 (gruppo IRI FINSIEL) e rappresenta l’evoluzione di un rapporto di collaborazione che già era iniziato dieci anni prima. La convenzione esistente affida a tale società la realizzazione e la gestione tecnica del sistema informativo comunale (tra cui, archivi anagrafici e tributi locali).
[2] In particolare, rilevano una prima riorganizzazione nel febbraio ’99 e l’ultima realizzata con delibera di Giunta Comunale nel corso del settembre 2000.
[3] Secondo quanto riferito dal responsabile del Servizio, i sistemi informativi concernono l’urbanistica (patrimoniale, territoriale) e l’ecologia (territoriale ambientale).
[4] L’Annuario è composto da 4 sezioni (demografia, prezzi, commercio e turismo) e contiene circa 190 tavole, oltre a diverse rappresentazioni grafiche e mappe territoriali. Il gruppo redazionale è composto dal dirigente del Servizio e da altre 9 unità, tra cui figurano i responsabili delle U.O.C. e un dipendente della Venis.
[5] Nel bollettino sono contenuti indicatori della dinamica demografica, indici mensili dei prezzi, dati relativi alle maree ed altre notizie di vario genere.
[6] Bisogna considerare il ricorso a forme di esternalizzazione e il ruolo svolto dalla Venis (che provvede, fra l’altro alla gestione tecnica degli archivi demografici e dei tributi locali): si consideri, a titolo di esempio, che le elaborazioni in occasione dei risultati elettorali (al quale generalmente gli uffici di statistica forniscono un supporto) non sono state effettuate dal Servizio, ma realizzate dalla società partecipata dal comune e rese disponibili sul sito della medesima.
[7] L’Ufficio dispone di autonomia nella definizione dei piani di lavoro e può gestire gare e contratti entro il budget assegnato.
[8] In particolare, con l’Osservatorio per le politiche sociali e l’Osservatorio Donna, che ha sviluppato alcune attività tematiche, come descritto nella seconda parte dello studio.
[9] Tale elemento risulta utile nel caso si verifichi una sovrapposizione di data tra diverse rilevazioni.
[10] Nella sede di Mestre è localizzata l’unità preposto all’Ecografico/Toponomastica; inoltre, si mantiene una struttura di appoggio per i rilevatori ivi residenti.
[11] Si specifica che attualmente nell’Ufficio risultano un dirigente e un responsabile del Servizio (cat. D2), mentre alle quattro U.O.C. sono preposti appositi responsabili.
[12] L’organico ha subito una riduzione rispetto all’anno precedente: era di 3150 unità, di cui 95 dirigenti (fonte: alle B delibera GC n. 860/2000).
[13] Superiore gerarchico del Servizio Statistica e Ricerca.
[14] Da segnalare che si prevede un modello organizzativo per processi; di conseguenza non vi è coincidenza tra numero di assessorati e numero di direzioni di line.
[15] Si specifica che logisticamente l’Ufficio è articolato in due sedi: Venezia e Mestre, dove esiste una struttura di appoggio per i rilevatori
[16] La trasmissione viene effettuata con cadenza mensile
in Isdn con applicazione “Sisco” basata su Oracle.
[17] Nella biblioteca – presente nell’Ufficio statistica dal ’78 - è possibile consultare tutta la normativa italiana, regionale ed europea, anche attraverso applicazioni interattive su PC. Dal 2001 è attivo un abbonamento multiutenza, utilizzabile da più servizi.
[18] Tale UOC è localizzata nella sede di Mestre ed occupa in totale 7 dipendenti; il responsabile è un funzionario di categoria D3. Tale servizio gestisce il Piano topografico, procede all’assegnazione della numerazione civica e della toponomastica stradale e all’aggiornamento cartografico. Si segnalano le relazioni, ai fini dell’organizzazione dei dati, in occasioni dei prossimi censimenti.
[19] Nel sito del comune sono contenute informazioni sulla prossima selezione dei rilevatori, unitamente alla domanda scaricabile via internet.
[20] L’Osservatorio donna è
stato istituito nel ’94; ha realizzato, fra l’altro, un archivio informatizzato
sugli indicatori di genere relativi ai dati del censimento 1991, un archivio
delle Politiche dei tempi delle città, un indagine di soddisfazione dell’utenza
e alcuni quaderni di ricerca tematici. Non sono mai state instaurate relazioni
continuative con l’Ufficio statistica.
[21] Azienda di Promozione Turistica.
[22] La pubblicazione dell’Annuario ha subito uno stop a metà degli anni ‘70 per un contenzioso sui pagamenti con la tipografia che curava la stampa. Attualmente l’Annuario è stampato in proprio, eccetto che per le copertine
[23] L’Annuario 2000 è in corso di pubblicazione.
[25] Da segnalare che l’Ufficio aveva elaborato un metodo per calcolare lo scarto (devianza) tra la popolazione presente e quella residente, in quanto tale ultimo valore, secondo il parere del dirigente, non è indicativo per una città turistica come Venezia.
[26] Così recita l’allegato C alla delibera di G.C. n. 860 del 21.09.2001, la quale, come già detto, ha riorganizzato la macrostruttura del Comune.
[27] In tale settore erano inclusi, oltre al Servizio
statistica, l’URP, l’Anagrafe e Stato Civile,Elettorale, l’Informagiovani e il Centro di Produzione
Multimediale
[28] Il dirigente segnala anche spese per interventi di ristrutturazione pari a £ 420 milioni, stanziati con Del. GC.
[29] Attualmente, il preposto attuale è una figura unica per le varie UOC, con gli evidenti rischi di sovrapposizione.
[30] Il punto di partenza è stata l’approvazione del CCDI (contratto collettivo decentrato integrativo) nel febbraio 2000, che riguarda, ovviamente, la parte non dirigenziale.
[31] Basti pensare a software come Map Info (seguito in passato dall’attuale amministratore di rete).
[32] Da segnalare un aspetto positivo: tutti i dati sono
trasmessi per via telematica (con alcune eccezioni).
[33] L’amministratore di rete del Servizio sottolinea che la Venis, società
che gestisce, fra l’altro, gli archivi informatici, dovrebbe portare tutti i
server nella propria sede, per gestire direttamente le varie problematiche.
[34] Si tratta, infatti, di un dipendente comunale residente a Burano, località relativamente decentrata dal resto del territorio.